In occasione dell’ETech 2007, tenutosi a San Diego e terminato nella giornata di ieri, uno speciale intervento del responsabile Microsoft John Curlander ha delineato quelli che sono i progetti del gruppo in merito alle proprie mappe tridimensionali di Virtual Earth. La sua presentazione al pubblico è stata raccolta da Stefanie Olsen per CNet.
Curlander ha innanzitutto spiegato che nel futuro prossimo il servizio estenderà la propria copertura 3D degli Stati Uniti (previste 20 nuove città entro 2 settimane circa). New York e San Francisco sono comprese nel nuovo elenco, ma le immagini dovranno sottostare ad alcuni limiti imposti localmente per una maggiore tutela della privacy della cittadinanza.
Curlander, però, ha soprattutto spiegato che Virtual Earth è destinato a diventare una piattaforma per svariati altri usi quali l’intrattenimento, il gioco e l’e-commerce. L’obiettivo, insomma, è quello di creare una dimensione virtuale del mondo reale all’interno del quale permettere l’immissione di nuove attività o per ambientare videogiochi basati sul mondo reale. Secondo Curlander i rami Microsoft più interessati a Virtual Earth possono essere MSN e la sezione Xbox, in cui gli sviluppatori di videogiochi potrebbero scatenare la propria fantasia sfruttando il materiale disponibile.
Il compito del team Virtual Earth è al momento il ripulire le immagini da tutto quel che diviene inutile (ad esempio la presenza delle auto per le strade, elemento circostanziale di utilità nulla): una volta raffinata la piattaforma, la parola passerà a quanti vorranno approfittare delle opportunità createsi. Il mondo virtuale creato da Microsoft va a fare da contraltare a Second Life ed alla PlayStation Home di Sony, prendendo spunto dagli investimenti portati avanti originariamente da Google con Google Earth e spingendo ora oltre le ambizioni del settore.
Una prima applicazione commerciale del sistema è già evidente sulle mappe tridimensionali disponibili. Girovagando tra le vie di Los Angeles, ad esempio, è attualmente possibile incontrare una pubblicità del film “Eragon” al cui click l’utente è redirezionato sul sito ufficiale della produzione:
Pubblicità nel mondo di Virtual Earth
Una volta popolato il mondo virtuale tramite servizi e giochi di richiamo, l’appetibilità di tali (infiniti) spazi promozionali diverrà di assoluta rilevanza e per gruppi quali Microsoft e Google (quelli maggiormente esposti nell’ambito specifico) l’investimento inizierà a restituire per quanto auspicato.