Symantec spiega che l’utente rischia di incappare su un virus navigando più su un sito religioso piuttosto che su uno pornografico: dal punto di vista della sicurezza informatica, sarebbe dunque più pericoloso navigare nei primi. È quanto viene riportato nel nuovo rapporto annuale diramato dalla società di antivirus, denominato Security Threat Report Volume 17.
Dal report annuale che misura le minacce informatiche rilevate in Rete, emerge dunque che il totale degli attacchi bloccati nel 2011 è stato di 5,5 miliardi, contro i 3 miliardi del 2010, fattore che ha segnato una crescita dell’81%, a dimostrazione di come la sicurezza degli utenti contro i virus informatici sia sempre più a rischio.
Il numero medio di minacce, la maggior parte delle quali sotto forma di finte pubblicità di antivirus, trovato sui siti religiosi è 115 mentre sui siti porno sono un quinto, 25. Ovviamente però ci sono molti più siti porno che religiosi, quindi i numeri assoluti sono a favore dei primi. I siti porno sono appena al decimo posto dal punto di vista delle “infezioni”, dopo quelli di automobili, ottavi, e quelli dedicati alla medicina, noni. Al top della lista ci sono appunto i siti religiosi e ideologici, seguiti dai siti personali, quelli di finanza, di shopping e educazione
Per quanto riguarda la situazione globale della sicurezza su Internet, l’Italia è scesa nel 2011 al nono posto dei paesi maggiormente a carichi di virus, segnando dunque un lieve miglioramento rispetto a quanto riscontrato nel 2010, dove era all’ottavo posto; v’è però da dire che Roma è la seconda città al mondo per numero di bot, ovvero di computer controllati da cybercriminali all’insaputa dei rispettivi proprietari e che vengono sfruttati per lanciare attacchi informatici.
Quanto ai rischi per chi possiede e lavora con smartphone e tablet, i dispositivi mobile molto popolari oggi, Symantec conferma un trend in forte crescita, con minacce aumentate nel 2011 del 93%, gran parte delle quali risiedono nelle applicazioni dedicate al sistema operativo Android.