La strategia messa finora in campo da Magic Leap è valsa al team 2,3 miliardi di dollari di finanziamenti e un notevole hype cresciuto intorno a un dispositivo che promette di rivoluzionare gli ambiti AR e VR. Con la presentazione del visore One per la mixed reality, andata in scena nei mesi scorsi, si è capito che il progetto sta per arrivare a concretizzarsi, anche se al momento ancora non è dato a sapere quando ne verrà rilasciata una versione commerciale.
Oggi si torna a parlarne, per via della singolare imposizione alla quale devono sottostare i primi partner che hanno ricevuto il dispositivo: quando non utilizzato, il visore dev’essere tenuto in un posto sicuro e inaccessibile ai non addetti ai lavori, sotto chiave. Questo per evitare che informazioni relative al suo funzionamento possano trapelare anzitempo andando a favorire la concorrenza. Nel mondo hi-tech i precedenti non mancano: quello più celebre risale al 2010, quando un ex ingegnere di Apple (Gray Powell) dimenticò un prototipo di iPhone 4 in un bar, rendendo così vani gli sforzi della mela morsicata per mantenere il prodotto segreto fino alla presentazione.
Al momento di Leap Magic One si conoscono il suo design (visibile nelle immagini) e qualche dettaglio sul funzionamento: lavora in accoppiata con un piccolo computer a forma di disco da tenere ancorato alla cintura o in una borsa, mentre l’interazione con gli elementi virtuali mostrati sulle lenti avviene attraverso un controller wireless. Il successo del progetto dipende in gran parte dal supporto che sapranno fornire le software house e la community di sviluppatori, per questo le prime unità sono già state distribuite. Per la versione finale si parla di un prezzo stimato in 1.500-2.000 dollari, inferiore rispetto a quello di Microsoft HoloLens, altro device dedicato alla mixed reality.