Le certificazioni sono un ambito spinoso, come già ha sottolineato Danilo Tavano in un suo post sui marchi per prodotti compatibili con Vista.
A quanto pare anche l’etichetta da apporre sui PC per dichiararli pronti ad accogliere Vista sta creando seri problemi negli USA.
Come è noto, infatti, il marchio “Vista Capable” indica la possibilità di far girare Vista Home Basic, privo di Aero, che a molti utenti non sembra neppure… Windows Vista!
Per la cronaca, il marchio che indica la possibilità di usare Vista Premium (o Business) è il “Vista Ready“.
In questo articolo, infatti, viene ripercorsa la vicenda del marchio dal punto di vista dei consumatori, fino a delineare la possibilità di una class-action contro Microsoft.
L’azienda di Redmond, dal canto suo, ribadisce che Vista Home Basic è proprio Windows Vista, ha lo stesso cuore, cambia solo la pelliccia, per dir così. Non sono di questo parere i consumatori che (giustamente) sottolineano come la maggior parte della campagna pubblicitaria su Vista fosse incentrata sulla nuova interfaccia grafica, piuttosto che su altre nuove caratteristiche.
Secondo i consumatori (e chi li rappresenta) è intuitivo che Ready indichi un sistema più potente di un Capable. Tuttavia si aspettano che un sistema Vista Capable sia in grado di far girare qualsiasi versione di Vista, e non solo una.
La questione può sembrare banale, tuttavia l’esito del procedimento sarà di importanza storica. Sarà un chiaro messaggio a Microsoft, per ricordarle che i suoi profitti vengono dagli utenti, e che vanno ascoltati anche loro, senza limitarsi a propinargli qualsiasi cosa piaccia in casa Redmond.