Inevitabilmente è Vista a monopolizzare la cronaca della giornata. Si inizia con una conferma: la Commissione Europea terrà in considerazione le segnalazioni provenienti da parte della concorrenza del gruppo Microsoft (Adobe, IBM, Nokia, Sun, RealNetworks) ed annuncia indagini in relazione alle possibili pratiche anti-concorrenziali poste in essere con l’ultimo sistema operativo. Microsoft, già multata per quanto operato con i software del passato, non commenta, mentre dall’UE giunge semplice e fredda conferma del fatto che gli atti sono depositati e daranno il via quantomeno ad un approfondimento (nessuno, al momento, si sbilancia in giudizi o previsioni).
Le notizie più positive sembrano giungere nelle prime ore dal botteghino: un coro di voci ottimistiche si unisce al canto di Steve Ballmer (sulla scia ed a conferma di precedenti dati NPD), secondo cui già la vendita di Novembre ha avuto performance di alto profilo. Finita la semina, inizia la raccolta: Dell ed Hewlett Packard tra i primi a confermare le buone sensazioni, con un analista UBS pronto a scommettere per Business Week che HP farà meglio rispetto a tutta la concorrenza anche grazie alla sua vasta offerta di device Vista-oriented già sul listino.
Reuters nel frattempo ha raccolto tutta una serie di opinioni secondo cui grande importanza nei dati di vendita sarà ricoperta dalle aziende: «la percentuale di adozione di Vista da parte di aziende indicherà in gran parte su quale ritorno rapido e ampio degli investimenti su Vista ed altri nuovi prodotti, come Office 2007 ed il software server Exchange per e-mail, potrà contare Microsoft». Spiega Andy Walker, editorialista di tecnologia sentito proprio da Reuters: «se fossi un manager dell’informatica ed avessi a cuore il mio lavoro, non farei passere a Vista la mia gente per 12 mesi, mi siederei ad aspettare».
Il futuro al momento ancora non è chiaro. Sembrava assodato il fatto che Vista fosse l’ultima grande release per un sistema operativo del gruppo, ma Ballmer ha approfittato delle luci della ribalta per negare parzialmente questo concetto. Spunta però un brevetto a far capire che sia la modularità l’approccio che Microsoft intende assumere nei confronti del prossimo sviluppo del prodotto: «System and method for delivery of a modular operating system» è un brevetto depositato proprio a nome Microsoft (20060282899) in cui si descrive un processo di intervento nel lungo periodo in grado di permettere la sostituzione e lo sviluppo “pezzo a pezzo” del SO.