Con l’avvento del SP1 le intenzioni di Microsoft erano quelle di bloccare sul nascere due “hack” diffusi, che permettono di installare versioni non autentiche di Windows Vista.
Per verificare se l’intento è stato perseguito con successo, Adrian Kingsley-Hughes di ZDnet ha fatto dei test che stanno incuriosendo gli interessati di sicurezza e sistemi anticopia.
In un primo momento si è visto come i metodi per aggirare le protezioni, effettivamente, si fossero rivelati inefficaci, dopo l’installazione del Service Pack. Le copie che si comportavano come “autentiche”, ma non lo erano, chiedevano il codice di attivazione. Ma nel blog di Adrian sono apparsi nei giorni scorsi altri aggiornamenti, che hanno rovesciato la situazione iniziale.
Infatti il 10 febbraio è apparso questo commento:
It does seem that Microsoft hasn’t been successful in closing off all the hacks that allow non-genuine copies of Vista SP1 to pass off as genuine ones.
Navigando in Internet, Adrian ha trovato un nuovo sistema di sblocco, a quanto pare, in grado di far credere al sistema di essere una copia dotata di regolare licenza (come si vede nella figura allegata al post).
Naturalmente né Adrian Kingsley-Hughes, né noi, abbiamo alcuna intenzione di divulgare o semplicemente incentivare questa pratica. Resta tuttavia significativo che la politica di Microsoft stia dando buoni frutti.
Che anche questa piccola falla sia, in qualche modo, stata calcolata ed inserita nel piano antipirateria?