Microsoft ha prodotto importanti ed approfondite indicazioni circa quelli che sono i rapporti del nuovo sistema operativo con le sentenze che avevano portato il gruppo ad onerose multe negli anni passati. La risposta era dovuta dopo che gruppi quali Symantec, Google, McAfee, Sun, Nokia ed altri avevano alzato la voce contro le pratiche portate avanti dal sistema operativo. La risposta ha inoltre valenza strategica a poche ore dalla conferma della Commissione Europea del fatto che la posizione del gruppo di Redmond sarebbe sotto esame (atto dovuto in risposta alle segnalazioni giunte alla Commissione stessa).
Microsoft ha una risposta per tutti, spiegando che quasi tutto è a posto ed alcune cose verranno invece regolarizzate in seguito secondo le tempistiche previste. Di qui la conferma di un Service Pack entro il primo anno: questioni normative, dunque, legate alla necessità di contemplare particolari imposizioni che le istituzioni hanno formalizzato per la totale omologazione del sistema operativo alle normative vigenti.
Microsoft ha spiegato innanzitutto che gran parte del lavoro di modifica è già stato compiuto. Già operate, ad esempio, alcune modifiche legate al sistema con cui gli utenti selezionano il proprio motore di ricerca predefinito: Google aveva a suo tempo temuto pratiche ostruzionistiche da parte del gruppo di Redmond ma, grazie alle tempestive pressioni dell’UE, all’interno di IE7 tutto è stato regolarizzato in tempo.
Per quanto concernente l’ambito “sicurezza” gli accordi già prevedono lo sviluppo di particolari API per permettere una corretta interpolazione con PatchGuard senza che alcuna azienda sia ostacolata nella propria attività di protezione. Il gruppo starebbe collaborando con i vari vendor (leggasi Symantec e McAfee) per giungere ad uno sviluppo che accontenti le parti ed i cambiamenti dovrebbero essere concordati ovviamente entro la distribuzione del Service Pack indicato.
Ulteriori specifiche sono inoltre state illustrate da Microsoft in relazione al formato XPS («in risposta ad una lettera del commissario Kroes del Marzo 2006»). Infine il gruppo ha notificato come sia regolarmente disponibile sul mercato “Windows Vista N Edition“: in ottemperanza alla sentenza che prevedeva la distribuzione del sistema operativo senza Windows Media Player, Microsoft ha nuovamente seguito la stessa strada seguita con XP proponendo al mercato una versione di Vista (di pari prezzo) in cui il player è assente (versione ignorata dalla clientela per ovvi motivi).