Molto bello e molto costoso, il MacBook Air sembra piacere e scatenare curiosità e interesse, ma non tali da generare l’acquisto: delle molte lodi che sono arrivate alla Apple dall’annuncio del nuovo portatile ultrasottile solo pochissime si sono infatti trasformate in acquisti.
Sono gli analisti a dirlo: almeno il 60% dei punti vendita Apple sta registrando un calo nella domanda del MacBook Air rispetto almeno a quanto avevano venduto gli altri modelli di portatili con la mela poco dopo la loro presentazione. E il prezzo pare il principale indiziato: 1.600 euro per un portatile senza drive ottico sarebbero troppi anche per i clienti Apple. I consumatori infatti nella maggior parte dei casi ripiegano sul modello precedente di MacBook. La previsione al momento dà le vendite di Cupertino in calo del 18% entro fine anno.
Dall’altra parte non si può non notare come esistano alternative al MacBook Air. C’è l’R500 della Toshiba, sottile quasi quanto l’innovativo notebook Apple, meno pesante e con un drive ottico, slot PC Card, connessione FireWire e Ethernet, porta DVI video e due porte USB in più. Costa un centinaio d’euro in più, ha lo schermo leggermente più piccolo ed ha in dotazione meno RAM (1 Gb invece di 2).
Anche Fujitsu ha un modello che è in diretta concorrenza con il MacBook Air, il P7230. Leggero e sottile più o meno quanto il rivale, con uno schermo più piccolo ma meglio illuminato. Anche la Fujitsu equipaggia il suo portatile sottile con un set di porta e strumenti connettività varia (dal WiFi agli slot Pc Card fino all’alloggiamento per la Memory Stick) che mancano al modello Apple, ma non il sospirato drive ottico.
Infine giunge anche la notizia che Intel ha messo a punto anche un altro tipo di processore miniaturizzato adatto a portatili ultrasottili che potrebbe offrire prestazioni migliori da vendere a Lenovo, che lo potrebbe ipoteticamente includere già nel Thinkpad X300 di prossima uscita.