Di Vivox se ne era parlato nei giorni scorsi in occasione dell’annuncio del prossimo lancio della chat vocale per Facebook. Da poche ore la chat ha visto la luce, esattamente come annunciato, ed in linea con le promesse il servizio sembra confermare la bontà e l’utilità dell’applicazione. Le prime prove, infatti, riconsegnano risultati di tutto prestigio che andranno confermati alla prova del traffico in arrivo: milioni di utenti sono pronti ad installare il plugin per avventurarsi nella chat.
Parlare di VoIP è probabilmente improprio, ma le caratteristiche del servizio sono interessanti poiché viene abilitata una chiamata gratuita tra più utenti in una sorta di conferenza organizzata. All’apertura dell’apposito canale, infatti, vengono forniti due riferimenti: il primo è un piccolo url con il quale potersi collegare da Web; il secondo è un numero di telefono, con il quale potersi collegare da telefono. In entrambi i casi si accede ad una “stanza” di discussione nella quale gli utenti loggati possono discutere con modalità di conferenza. Disponibile anche uno spazio per la chat testuale, utile a completare l’organizzazione della discussione in corso. Ogni canale è in grado di ospitare fino a 100 utenti.
Per accedere alla chat occorre anzitutto installare l’apposito plugin presente sulla pagina Vivox su Facebook. Trattasi di un installer da 8 MB, disponibile al momento solo per browser Internet Explorer e Firefox su piattaforme Intel. Ad installazione completata si aggiorna la pagina e si ha a disposizione la schermata sulla quale creare il proprio canale per poterlo in seguito condividere. L’utilità di Facebook è nel fatto che il menu a tendina permette un rapido invito alla propria rete, con la continua indicazione della presenza di propri amici all’interno della community Vivox.
Un apposito pulsante permette di avviare e di interrompere la chiamata, aprendo o disattivando l’audio all’occorrenza. Sebbene sia stata ipotizzata la possibilità per cui Facebook possa voler disporre di un servizio similare direttamente all’interno dell’offerta del social network, non è detto che questo passo possa essere abbracciato facilmente. Un plugin come quello di Vivox, infatti, può cambiare radicalmente la percezione del network, impegnando maggiormente gli utenti e producendo peraltro registrazioni vocali poco utili ad occupare le bacheche e molto dispendiose in termini di traffico. Facebook potrebbe quindi accontentarsi di ospitare una buona applicazione che, fin dall’esordio nel beta test, sembra tener fede alle proprie promesse.