Probabilmente il logo con il conetto dei lavori in corso non è ora più appropriato: il media player VLC ha infatti raggiunto piena maturità approdando una volta per tutte alla versione 1.0.0, alias “Goldeneye”. Son serviti 3 mesi di test e 78 milioni di download sulla versione 0.9 per convincere gli sviluppatori, ma da qualche ora l’installer è quello ufficiale: VLC può essere scaricato ed installato nella versione 1.0.0 (18MB di download per Windows). Disponibili altresì fin da subito altre versioni per Mac OS X, Debian, Ubuntu e molte altre piattaforme.
VLC è un noto player VideoLAN che ha conquistato in rete forti credenziali ormai da tempo: rilasciato per la prima volta nel 2001, il software ha attraversato l’intero decennio dribblando alcuni problemi di sicurezza e riuscendo a conservare un’identità peculiare che ne ha contraddistinto il percorso di sviluppo. Prodotto open source, rilasciato con licenza GPL, VLC è il più esaustivo di tutti i media player sul mercato ed accompagna la sua gratuità ad una estrema comodità d’uso grazie alla piena compatibilità con ogni sorta di formato (MPEG, DivX, Mp3, Ogg così come DVD, streaming di varia natura ed altro ancora). La nuova versione, infatti, oltre alla correzione di un certo quantitativo di bug minori, introduce nuovi formati ed ulteriori codec rendendo ancora una volta il player all’altezza della propria nomea.
Tra le caratteristiche della storica release 1.0.0, VideoLAN elenca:
- Gratuito, open source e cross-platform
- Registrazione Live
- Pausa istantanea e supporto del frame-by-frame
- Controllo della velocità
- Nuovi codec HD (AES3, Dolby Digital Plus, TrueHD, Blu-Ray Linear PCM ed altri)
- Nuovi formati (Raw Dirac, M2TS ed altri)
- Funzionalità per scalare in fullscreen
- Playback di file .zip
- Toolbar personalizzabile
- Semplice configurazione dell’interfaccia grafica
- Streaming AirTunes
La nuova versione è destinata a portare nuova pubblicità e nuovo lustro ad uno dei progetti più meritevoli e di maggior successo della rete, un piccolo software in grado di insinuarsi tra i big dei media player approfittando del proprio patrimonio open e dell’attività interessata dei molti sviluppatori catalizzati attorno al più famoso dei conetti per i lavori in corso.