Diverse case automobilistiche offrono sistemi di infotainment che riconoscono la voce del guidatore, ma spesso è necessario utilizzare una specifica sintassi per eseguire determinati comandi (ad esempio, “play” per la riproduzione della musica). Generale Motors vuole invece eliminare questi integrando nelle sue auto la tecnologia sviluppata dall’azienda inglese VocalIQ, basato sul machine learning. L’utente potrà quindi interagire con il veicolo in modo più naturale.
Secondo il Wall Street Journal, General Motors (GM) e VocalIQ avrebbe sottoscritto un accordo per la realizzazione di un sistema di controllo vocale da integrare nei futuri modelli della casa automobilistica statunitense, proprietaria di marchi noti in tutto il mondo, tra cui Opel, Cadillac, Buick, Chevrolet e Daewoo. VocalIQ, start-up fondata da professori e studenti dell’Università di Cambridge, e l’Advanced Technical Center di GM avrebbero già avviato la progettazione di un prototipo per un “dialogue management system“. Il guidatore avrà la possibilità di eseguire diverse azioni, senza staccare le mani dal volante, come attivare il tergicristalli, regolare il volume della radio o chiedere indicazioni al navigatore, usando esclusivamente la sua voce.
In alcuni modelli di Chevrolet è presente il sistema di infotainment MyLink che sfrutta la tecnologia vocale Siri Eyes Free di Apple. Gli esperti del settore ritengono che la tecnologia di VocalIQ sia superiore, in quanto il veicolo è in grado di apprendere il modo in cui il guidatore pronuncia i comandi. Non è quindi necessario usare frasi “pre-costruite” per gestire il sistema di infotainment.
General Motors potrebbe installare il “dialogue manager” direttamente nel veicolo oppure sul cloud, al quale il guidatore accederà mediante una connessione 4G/LTE. Quest’ultima opzione consente tra l’altro di ridurre il time-to-market. In ogni caso, la tecnologia permette di sostituire qualsiasi pulsante con la voce.