Vodafone punta tutto sulla banda larga mobile ed annuncia un nuovo ambizioso piano di sviluppo della sua rete 4G con l’obbiettivo di coprire il 90% della popolazione entro il 2016. I lavori di espansione della rete su connettività LTE inizieranno subito ed a partire da giugno 2014, ogni mese l’operatore coprirà 100 nuovi comuni con la tecnologia 4G. Un ambizioso progetto possibile grazie agli investimenti da 3,6 miliardi previsti con il piano Spring.
Già oggi sono oltre 300 i comuni e le località turistiche coperte, che grazie all’accelerazione impressa da Vodafone diverranno più di 1000 entro fine anno, 1500 a marzo 2015. L’Italia è uno dei paesi maggiormente interessanti dal piano di investimenti di Vodafone, che raddoppieranno nei prossimi 2 anni fino a raggiungere quota 3,6 miliardi di euro. Non solo 4G comunque: nei prossimi 2 anni Vodafone intende potenziare anche la propria rete 3G HSPA+, arrivando alla copertura del 95% della popolazione, e la propria offerta di banda ultra-larga su rete fissa, con un’accelerazione del roll-out che porterà la fibra ottica Vodafone a 7 milioni di famiglie.
Obiettivo di questo impegno è rispondere alla crescente domanda di banda larga mobile da parte degli italiani. Comunicare con i sistemi di messaggistica, scambiare foto e video, condividere archivi in modalità cloud sono solo alcune delle numerose applicazioni utilizzate ogni giorno dagli oltre 10 milioni di smartphone e tablet attivi sulla rete Vodafone.
Gli accessi ad internet dai device mobili crescono infatti quattro volte più velocemente della popolazione globale, una tendenza confermata anche nel nostro paese: quasi un italiano su due possiede uno smartphone, per un volume di traffico internet che è aumentato di oltre il 65% nell’ultimo anno e una media giornaliera di circa un’ora e mezza di navigazione in mobilità. Un maggior consumo di dati che richiede reti sempre più veloci e affidabili.
Vodafone va così a colmare il divario con TIM che già oggi può contare su una rete 4G che copre oltre il 50% della popolazione e che entro il 2016 dovrebbe raggiungere oltre l’80%.