Vodafone e Alcatel-Lucent hanno iniziato, per prime, la sperimentazione in Europa del sistema Twdm-Pom che permette di potenziare enormemente le reti per far fronte alla crescente domanda di traffico derivante soprattutto dalle reti a banda ultralarga sia fisse che mobile. Grazie alla tecnologia di Alcatel-Lucent Twdm-Pom (Time and Wavelength Division Multiplex Passive Optical Networks), Vodafone sarà in grado di raggiungere sulla sua rete velocità fino a 40 Gbps al secondo, 10 Gbps per lunghezza d’onda, sulla propria infrastruttura in fibra esistente per fornire servizi commerciali ai clienti finali.
La nuova tecnologia aiuterà anche a spianare la strada ai nuovi servizi dati residenziali ed a fornire la maggiore capacità richieste dalle imprese. Con oltre 446 milioni di clienti di telefonia mobile in tutto il mondo, TWDM-PON svolgerà, inoltre, un ruolo importante nella strategia di Vodafone per affrontare la crescente domanda di banda necessaria per supportare i propri clienti nella migrazione ai servizi mobili 4G. La prova sul campo seguirà ai test di laboratorio sperimentati in Spagna a Vigo dove la tecnologia Twdn-Pon di Alcatel-Lucent ha raggiunto una velocità di 20 Gbps utilizzando due lunghezze d’onda.
Vodafone, dunque, intende potenziare la sua rete per offrire ai suoi clienti sempre la migliore qualità ed esperienza d’uso possibile. Con l’esponenziale aumento del traffico dati, soprattutto legato ai nuovi servizi in streaming ed al traffico mobile, gli operatori hanno le necessità di investire per potenziare costantemente le loro infrastrutture.
L’annuncio di Vodafone segue di pochi giorni quello di Telecom Italia che ha stretto un accordo con Akamai per offrire soluzioni di Content Delivery Network (CDN) e di ottimizzazione dei servizi web per le aziende italiane sempre in ottica di offrire un servizio migliore e di maggiore qualità per massimizzare cioè il rendimento dell’infrastruttura internet.