Vodafone contro il fenomeno delle fake news. L’operatore ha annunciato nuove regole contro le fake news e l’hate speech, per evitare che i propri annunci pubblicitari compaiano all’interno di media digitali, il cui principale obiettivo è la diffusione e la condivisione di tali contenuti. Le nuove regole, che sono già in vigore, comprendono la definizione di hate speech e di fake news, per stabilire se un particolare media digitale possa o meno ospitare una pubblicità di Vodafone, senza però incidere sul suo accesso alla rete.
Nell’ultimo decennio, la rapida crescita della pubblicità digitale ha consentito ai grandi brand come Vodafone di interagire direttamente con i consumatori e con le imprese. Più recentemente, il settore pubblicitario e i provider di pubblicità digitale, quali Google e Facebook, hanno sviluppato tecnologie pubblicitarie che usano algoritmi per indirizzare in modo mirato la pubblicità digitale verso le diverse categorie demografiche degli utenti, con il posizionamento dinamico degli spazi pubblicitari, a seconda dei siti web e dei social media frequentati.
Se da un lato la pubblicità programmatica è uno strumento efficace, in quanto consente di concentrare e segmentare gli investimenti online, dall’altro, in alcuni casi limitati, è possibile che porti a risultati non desiderati e potenzialmente dannosi, inclusa la pubblicità affiancata a contenuti offensivi. Inoltre, la pubblicità programmatica, può avere l’effetto di generare ricavi verso media digitali che hanno l’obiettivo principale di istigare all’odio o di diffondere notizie deliberatamente false.
Le nuove regole contro le fake news e l’hate speech, seguono un approccio basato su una whitelist attraverso un sistema di controllo implementato dal network globale di agenzie pubblicitarie di Vodafone (guidate da WPP), da Google e da Facebook. Tali controlli garantiscono che le pubblicità di Vodafone compaiano solo all’interno di media digitali non focalizzati su contenuti dannosi.
Questo monitoraggio sarà rivisto regolarmente da Vodafone e dal network globale delle sue agenzie pubblicitarie, per garantire che la selezione dei media da inserire nella whitelist sia appropriata, né troppo ampia, né troppo ristretta.
Le nuove regole prevedono il blocco della pubblicità sui media digitali che promuovono l’istigazione all’odio e le fake news. Vodafone, eventuali terzi che agiscano per suo conto e i suoi fornitori di piattaforme pubblicitarie (compresi, ma non limitati a Google e Facebook) devono adottare tutte le misure necessarie a garantire che le pubblicità di Vodafone non compaiano all’interno di media digitali che promuovono l’istigazione all’odio e le fake news.