Prosegue senza apparente sosta la diatriba tra Huawei e il governo degli Stati Uniti. Questa volta, Washington avrebbe convinto un operatore internazionale a fare a meno delle infrastrutture del gruppo di Shenzen nel riguardo della nascente rete 5G, che dovrebbe sbarcare in Europa tra il 2020 e il 2022.
Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, Vodafone avrebbe interrotto temporaneamente gli accordi commerciali con Huawei circa alcune componenti che porterebbero con sé problemi di sicurezza. La compagnia rossa ha confermato di non poter più comprare hardware della cinese per l’utilizzo nel nucleo delle nuove reti 5G in Europa, a causa dell’incertezza sulla possibilità che alcuni governi della regione potrebbero limitare le vendite per i crescenti dubbi sulla sicurezza di aziende e consumatori.
Vodafone ha dichiarato che la sospensione degli acquisti dal catalogo di Huawei interesserà solo le sue reti europee e, a quanto pare, solo il 5G. Nessuno smantellamento dunque dei network esistenti ma un ulteriore intoppo nelle mire di crescita e adeguamento della multinazionale che proprio con il business delle infrastrutture ha costruito gran parte dei suoi successi, lanciandosi poi nel mercato della telefonia mobile.
C’è da dire che Vodafone non ha escluso Huawei dagli altri interventi di settore, secondo quanto riferito dal CEO dell’operatore, Nick Read anche perché molti altri stati europei non hanno sollevato le stesse preoccupazioni mosse altrove. L’hardware interessato è limitato alle componenti della rete principale, e non le antenne cellulari. Un portavoce di Huawei ha detto che l’equipaggiamento menzionato da Vodafone rappresenta una piccola parte delle attività di infrastruttura di comunicazione e, per questo, continuerà a lavorare con la telco:
Siamo grati a Vodafone per il suo sostegno a Huawei e cercheremo di soddisfare la fiducia riposta in noi – ha detto un portavoce al Wall Street Journal.