I fanatici italiani dell’iPhone, ammesso che nel Bel Paese ne sia rimasto qualcuno dopo il rilascio delle tariffe ufficiali da parte di Vodafone e Tim, affilano le carte di credito in attesa del tanto agognato smartphone prodotto da Apple, in arrivo il prossimo venerdì nella rete distributiva delle due compagnie telefoniche. Per colmare l’attesa, ormai da giorni si susseguono online notizie, rumors, indiscrezioni e smentite sulle strategie commerciali scelte da Tim e Vodafone per offrire i migliori servizi di connettività ai loro clienti.
Mentre Tim si è impelagata in un maquillage improvvisato delle tariffe degno di un prestidigitatore di serie B, Vodafone negli ultimi giorni ha cercato di motivare la sua scelta di limitare il traffico dati sulla sua rete 3G ad appena 600 Mb al mese. Una cifra molto bassa, se considerata la capacità dell’iPhone di visualizzare (e quindi caricare) le pagine nella loro versione originale e non in configurazioni ridotte appositamente studiate per i cellulari. Tra email, applicazioni, navigazione online e l’acquisto di qualche programmino su AppStore, raggiungere i 600 Mb di traffico potrebbe essere molto più semplice di quanto si possa immaginare, o almeno abbiano immaginato i manager di Vodafone.
Stando ai sempiterni rumors, per correre ai ripari Vodafone avrebbe ormai approntato il suo nuovo portale MyLive, appositamente studiato per fornire contenuti preselezionati ai suoi clienti limitando lo scambio di dati sulla rete 3G. Una soluzione tipica per il mercato italiano, dove i gestori sembrano proprio divertirsi nel relegare i loro utenti all’anticamera del Villaggio Globale, rigorosamente chiuso a doppia mandata da tariffe esorbitanti per una normale navigazione nel vero Web. MyLive potrà essere scaricato da AppStore, consentendo ai clienti di Vodafone di accedere al suo asilo nido della Rete con un semplice tocco sulla schermata principale dell’iPhone.
Le prime immagini presenti nella directory di MyLive, inspiegabilmente aperta alla navigazione, sembrano confermare l’idea di fornire contenuti preselezionati con notizie, informazioni per il meteo e qualche curiosità. Tra le immagini figurano le testate del Corriere della Sera e de La Repubblica, ma anche Dagospia, il New York Times, la BBC, MacWorld e alcuni altri siti di informazione e intrattenimento.
Tra le molte immagini presenti, rimangono un mistero alcuni banner che non ci si aspetterebbe di trovare in un portale gestito da Vodafone: nella directory sono presenti due immagini con il marchio Tim (una risalente allo scorso Natale) e un banner di T-Mobile. A che cosa potranno mai servire tre banner della concorrenza agli sviluppatori di Vodafone MyLive? Una semplice provocazione portata dalla disperazione per far parlare rapidamente di sé, oscurando così almeno in parte l’infelice scelta dei 600 Mb al mese, o un madornale errore di qualche sviluppatore che lavora magari in parallelo a un analogo portale per Tim, o ancora lo spettro di un “cartello” tra le due compagnie telefoniche? Magari con l’intento di non incentivare più di tanto l’acquisto del nuovo smartphone, che potrebbe destabilizzare gli equilibri nel ricco settore della telefonia mobile.
Insomma, c’è puzza di viral marketing o siamo semplicemente alla comica finale? Una cosa potrebbe non escludere necessariamente l’altra…