Vodafone ha firmato un protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia, Cisco, Confprofessioni e Cooperativa Universo per offrire ad almeno 200 detenuti l’opportunità di acquisire nuove competenze, utili per il loro percorso di reinserimento sociale e professionale. Grazie al programma di donazione di dispositivi aziendali ricondizionati ad enti non profit, Vodafone contribuirà all’allestimento tecnologico delle aule didattiche mettendo a disposizione dieci postazioni video per ogni istituto coinvolto, per un totale di 130 personal computer donati.
Dal 2002, anno di inizio del programma di donazione, Vodafone Italia ha destinato a istituti scolastici, pubbliche amministrazioni e terzo settore oltre 2500 dispositivi aziendali ricondizionati tra laptop, tablet. Numero che aumenta se si considerano i quasi mille tablet donati con il programma di alfabetizzazione digitale promosso dalla Fondazione Vodafone Italia “Insieme a scuola di Internet” che ha coinvolto, in due anni, oltre 200 mila over 55 su tutto il territorio nazionale. Anche Fondazione Vodafone partecipa al progetto di formazione nelle carceri, sostenendo la retribuzione dei formatori per alcuni moduli formativi attraverso il programma di Fondazione Vodafone “100% Insieme”, che dal 2008, da la possibilità a clienti e dipendenti Vodafone di svolgere un’attività lavorativa retribuita presso enti non profit con il sostegno della Fondazione Vodafone.
L’iniziativa, della durata complessiva di due anni, si inserisce nel “Programma Cisco Networking Academy” e avrà due fasi di applicazione. In prima battuta verranno coinvolti gli istituti di Bollate (MI), Opera (MI), La Spezia, Rebibbia (RM), e quelli minorili di Firenze e Nisida (NA). Successivamente, a seconda dei risultati ottenuti il primo anno, i corsi verranno estesi anche agli istituti di pena di Palermo, Bologna, Castrovillari (CS) e Cagliari, e mantenuti nelle carceri dove sono già attivi.
Non è la prima volta che Fondazione Vodafone sostiene la formazione professionale all’interno delle carceri con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e il reinserimento nel mercato del lavoro dei detenuti dopo la pena: dal 2002 ad oggi, infatti, la Fondazione ha collaborato con numerosi istituti, tra cui il carcere minorile di Nisida (NA) per la realizzazione di laboratori di pasticceria, fotografia e scrittura, il carcere di massima sicurezza “Le due torri” a Padova per la realizzazione del laboratorio di pasticceria Giotto, e con il carcere femminile della Giudecca di Venezia con il potenziamento dell’attività di lavanderia e stireria e il rafforzamento delle relative competenze in capo alle detenute.