Vodafone è appena diventata una delle due compagnie principali investitrici, insieme a Rakuten, di un’impresa il cui scopo è estendere la copertura mobile a più persone possibili in tutto il pianeta. Una volta completata, la rete in questione sarà la prima rete mobile a banda larga che verrà trasmessa dallo spazio.
Il nome dell’impresa è AST&Science e la sua rete sarà la prima spaziale a connettersi direttamente al 4G, nell’immediato futuro, e con il 5G, più avanti, anche senza bisogno di un’infrastruttura satellitare specializzata. La rete si chiama SpaceMobile e finora sono stati raccolti 128 milioni di dollari. La tecnologia dietro questo progetto è già stata testata con successo ad aprile dell’anno scorso attraverso il satellite BlueWalker 1. L’apporto di Vodafone a questo progetto non riguarda soltanto l’aggiunta di capitale, ma la società fornirà un contributo tecnico, operativo e l’esperienza accumulata negli anni a livello di aspetti normativi.
La dichiarazione di Nick Read, CEO di Vodafone Group:
In Vodafone vogliamo garantire a tutti i vantaggi di una società digitale in cui nessuno è lasciato indietro. Riteniamo che SpaceMobile sia posizionata in modo univoco per fornire ulteriore copertura mobile universale e migliorare la nostra rete leader in Europa e in Africa, specialmente nelle aree rurali e durante un periodo naturale o un disastro umanitario – per i clienti sui loro smartphone esistenti
Queste invece le parole dell’altro nuovo investitore, il CEO di Rakuten Mickey Mikitani:
L’avventura SpaceMobile di AST & Science è perfetta per noi. Il nostro investimento fa parte della nostra più ampia strategia per diventare un operatore di rete mobile leader in Giappone e a livello globale per fornire soluzioni per i mercati di tutto il mondo. L’investimento strategico di Rakuten con AST & Science ha il potenziale di supportare i nostri sforzi per connettere gli utenti in tutto il Giappone attraverso l’innovazione mobile, ampliando la copertura nazionale da metropolitane in aree remote e rafforzando la rete in tempi di calamità naturali.