L’Assistente Google è finalmente (quasi) pronto a fare il suo debutto ufficiale anche in Italia: arriverà la prossima settimana, insieme allo smartphone Pixel 2 XL, iniziando a parlare la nostra lingua. Una tecnologia che il gruppo di Mountain View metterà a disposizione anche degli sviluppatori di terze parti, così da sfruttarne al meglio le enormi potenzialità basate sull’interazione vocale.
Voice Experiments
Oggi bigG presenta i primi quattro Voice Experiments, software concepiti per svolgere le funzioni più disparate basandosi esclusivamente sull’uso della voce. MixLab è un’IA in grado di generare e modificare in tempo reale una base musicale, semplicemente pronunciando “Suona un basso funky”, “Aggiungi delle percussioni” oppure “Rallenta il ritmo”. Il riconoscimento delle parole chiave è del tutto automatico e fa leva su dinamiche proprie del machine learning. Mystery Animal, invece, è una sorta di quiz attraverso il quale indovinare il nome di un animale ponendo una serie di domande all’Assistente Google, che risponderà in modo coerente reperendo le informazioni necessarie dalla Rete.
Story Speaker permette invece di creare storie interattive (simili ai vecchi libri game) semplicemente modificando un testo in Docs, da riprodurre poi su smart speaker come Home. Infine, Meme Buddy è uno strumento messo a disposizione di tutti coloro che proprio non possono fare a meno di creare e condividere meme. Qui sopra un filmato che mostra tutti quattro gli esperimenti. Da precisare che, al momento, l’unica lingua supportata per questa iniziativa è l’inglese.
Assistente Google in italiano
Abbiamo avuto modo di mettere alla prova le capacità di elaborare comandi e fornire informazioni della versione italiana dell’Assistente Google. Di seguito il risultato.
La tecnologia necessita ancora di alcuni perfezionamenti, ma le performance sono notevoli, così come la precisione nel riconoscere le parole chiave contenute all’interno dei comandi vocali per rispondere in modo coerente.