Arriva Volunia, il motore d’esplorazione del Web. A presentarlo questa mattina è il padre fondatore Massimo Marchiori, già inventore del concetto di Pagerank, il quale mira a una nuova modalità per vivere Internet: un motore di ricerca che sia anche social e che faccia della community il suo punto di forza.
Volunia rivoluziona il mondo dei motori di ricerca, ma anche quello dei social network, svincolandolo da quei paletti invisibili che sono stati imposti da colossi come Google e Facebook. L’esperienza di utilizzo diventa un tutt’uno con l’utente, che può così ricercare informazioni alimentando una community, generando contenuti condivisi.
La struttura di Volunia si basa sul concetto di “Seek & Meet“, ricercare e incontrare. Oltre a fornire i risultati su un determinato sito, infatti, Volunia mostra una mappa concettuale dello stesso, indicando quali argomenti, link o quant’altro gli altri utenti stiano visualizzando. E proprio con le persone connesse è possibile interagire scambiando opinioni, stringendo amicizie o fondando vere e proprie comunità virtuali. In altre parole, la ricerca si traduce in un tracciato visivo, la navigazione in un’occasione di socializzazione.
Una startup, presentata stamane a Padova, che non vuole essere però l’antitesi a Google e Facebook, anche se negli intenti parrebbe ripudiarli. Lo sottolinea lo stesso Marchiori, il quale conferma come Volunia non si proporrà in antitesi al colosso della ricerca mondiale, bensì proporrà un servizio semplicemente alternativo e, a suo avviso, più completo. Sui social network, tuttavia, l’impeto appare ben più battagliero:
«Il social network come si intende oggi è una gabbia in cui ci si rinchiude per poter interagire. Volunia rompe questa gabbia, e permette di fare amicizie in base ai reali interessi. Sì, il nostro motore di ricerca è una rivoluzione: adesso si potrà fare amicizia come nella vita, in un luogo di interesse comune. Che qui sarà il sito che si sta visitando insieme»
Molta curiosità ha destato l’annuncio di questo nuovo servizio innovativo, al momento destinato solo a un piccolo pubblico di selezionatissimi beta-tester. Non mancano nemmeno i dubbi, sollevati da molti su uno dei tanti torrenti concettuali che compongono Twitter: ricerca e navigazione sono nella totalità fatti privati – basti pensare a informazioni imbarazzanti o pruriginose – perché volerli condividere con il mondo? Non resta che attendere l’apertura a tutti di Volunia per scoprire se si tratta di critiche fondate o del tutto immotivate.