Volunia cambia faccia (qui tutte le immagini) e si ripresenta ai Power User accreditati nel tentativo di offrire un servizio migliore di quello lanciato qualche mese fa, quando il progetto di Massimo Marchiori (il cui lavoro fu fondamentale a suo tempo per lo sviluppo del PageRank di Google) fu sommerso dalle critiche per via di una qualità dell’esperienza di ricerca che non ricalcava le aspettative nutrite da quanto promesso ai tempi dell’annuncio.
Entrando in Volunia, adesso ci si ritrova davanti un’interfaccia utente molto più semplice, pulita e funzionale, privata di tutti quegli elementi extra che la rendevano esageratamente caotica. Il team di Marchiori ha preferito raggruppare tutte le funzioni principali del sito in un’unica barra di navigazione, dalle dimensioni più contenute, caratterizzata dai colori di Volunia – blu e arancione – e che seguirà l’utente in qualsiasi pagina deciderà di navigare. In pratica, alcune funzioni accessorie sono state unite ed è stato di conseguenza ottimizzato lo spazio a disposizione, dunque è stato eliminato quell’elemento che spesso in passato destava maggiore confusione.
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Sono state aggiornate le mappe dei siti, adesso di visualizzazione più semplice; lo sviluppatore ha infatti deciso di eliminare la modalità di visualizzazione ad icona, lasciando esclusivamente quella in stile cartina geografica. Tirando le somme, l’interfaccia è ora molto più pulita e sobria, e sono state implementate anche nuove emoticon da sfruttare nella chat, che in base a quanto abbiamo avuto modo di vedere non è cambiata rispetto alla precedente versione del sito.
La nuova interfaccia utente di Volunia non rappresenta l’unica novità di spessore del sito, ma anzi ve n’è un’altra sicuramente di maggior interesse, che riguarda il motore di ricerca. In passato, Volunia era estremamente carente a tal riguardo e praticamente l’utente era costretto a rivolgersi altrove per cercare una qualunque parola chiave sul Web, mentre adesso la situazione è nettamente cambiata grazie all’integrazione con Microsoft Bing. In passato si ipotizzava che il team di Marchiori avrebbe scelto Google come motore di ricerca (per una sorta di semplicistico sillogismo che ricollega Marchiori al PageRank), mentre alla fine è stata scelta la soluzione di Redmond, la quale garantisce comunque buoni risultati per qualunque key cercata. Insomma, lo sviluppatore ha deciso di andare a lavorare proprio su quel punto dove il proprio progetto era più carente; ne consegue un motore di ricerca sociale (l’anima di Volunia) che svolge bene i propri compiti. C’è un però.
Facebook, YouTube, Google+ e altri siti Web non sono ancora visualizzabili e navigabili su Volunia a causa di quell’iFrame che ne ha minato l’accesso sin dal lancio della piattaforma. Il terzo limite più evidente di Volunia non è stato pertanto superato e questo punto, probabilmente, minerà il successo dello stesso dato che costringe a passare per altri canali per usufruire delle funzionalità di quei siti Web oggi più visitati al mondo. Il team di sviluppo aveva comunque spiegato che avrebbe continuato ad aggiornare Volunia in queste settimane, nel tentativo di renderlo quanto più usabile possibile prima del lancio pubblico, previsto entro il 14 giugno.
Insomma: se da un lato s’è vista una partenza tutt’altro che entusiasmante e un riavvio soddisfacente senza eccellenze, sarà curioso vedere la reazione del pubblico ed il modo in cui il team Volunia accoglierà tali feedback. Il gruppo l’ha fatto capire chiaramente, infatti: non si risponderà più alle critiche con il silenzio come in passato, ma si cercherà piuttosto di portare avanti un lavoro più aperto e collaborativo facendo tesoro delle critiche per migliorare ulteriormente il motore. Nella speranza di trasformare Volunia in un progetto in grado di portare avanti effettive ambizioni, un passo al di là dei sogni.
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