Diversi produttori di automobili hanno avviato lo sviluppo di sistemi V2X che consentono ai veicoli di comunicare tra loro, con le infrastrutture stradali e con i pedoni. Nell’attesa che queste tecnologie arrivino sul mercato, Volvo presenterà al CES 2015 di Las Vegas un dispositivo indossabile che potrà salvare migliaia di vite umane. Si tratta di un casco per ciclista che può interagire con un veicolo, segnalando al guidatore la presenza della bicicletta e al ciclista la presenza dell’automobile.
In base alle statistiche pubblicate nel 2012 dalla Commissione Europea, il 55% degli incidenti mortali in cui sono coinvolti i ciclisti si verificano nella aree urbane. In Germania, Olanda e Polonia, l’85% di essi si verifica in prossimità degli incroci. E questo nonostante la diffusione delle piste ciclabili, soprattutto nei paesi del Nord Europa. La situazione è molto più grave nei paesi in cui i ciclisti condividono la strada con le automobili. Volvo ha quindi progettato, in collaborazione con POC e Ericsson, un casco smart che consente di connettere ciclisti e guidatori.
Il prototipo che verrà mostrato al CES 2015 stabilisce un collegamento bidirezionale tra il casco e il sistema City Safety (di serie su tutte le nuove XC90), in modo tale che il veicolo rilevi la presenza del ciclista e quest’ultimo riceva un avviso di prossimità. Prima di partire, il ciclista deve avviare un’app sullo smartphone (ad esempio, Strava) che condivide la sua posizione al veicolo attraverso il cloud, e viceversa. Se viene calcolata una possibile collisione, il ciclista riceverà un avviso luminoso mediante la luce integrata nel casco, mentre il guidatore vedrà un avviso nel parabrezza.
A parte eventuali problemi di privacy, il sistema potrà avere successo solo se la latenza della comunicazione è molto bassa e se la tecnologia sarà interoperabile. Un casco che può dialogare solo con le Volvo non serve a molto. L’iniziativa della casa automobilistica svedese, la prima del genere, è comunque da lodare. L’obiettivo di Volvo è azzerare gli incidenti entro il 2020.