La sonda Voyager 2 sta per superare il Sistema Solare per tuffarsi nello spazio interstellare, proprio come fece la sua gemella Voyager 1. La NASA ha infatti rilevato i dati inviati della sonda e in particolare un aumento significativo dei raggi cosmici proprio dall’esterno del nostro Sistema. Attualmente Voyager 2 è a una distanza di 17,7 miliardi di chilometri dalla Terra, 118 volte maggiore tra il Sole e il nostro pianeta.
Il vento solare segna il confine col nostro sistema: è un flusso di particelle cariche che disegna magnifiche aurore polari, una bolla invisibile che separa dal resto dell’universo. Si tratta di un confine che però fluttua avanti e indietro, rallentando fino a fermarsi: Voyager 2 si troverebbe proprio in quella zona, in procinto di avventurarsi fuori dall’eliosfera, appunto la bolla magnetica che origina dal Sole. Sarà così il secondo oggetto costruito sulla Terra ad abbandonare il Sistema Solare.
A dimostrarlo sono i dati inviati dalla sonda, che riportano un aumento dei raggi cosmici del 5%. Anche se ha dei componenti vecchi di 40 anni, le sonde gemelle Voyager furono lanciate nello spazio nel 1977, sono ancora in funzione e capaci di inviare dati sulla Terra. Dei segnali del tutto simili a quelli di Voyager 1, che li inviò nel 2012 prima di tuffarsi nel resto dell’universo.
Negli ultimi decenni queste sonde hanno visitato i quattro pianeti Giove, Saturno, Urano e Nettuno, oltre alle loro lune. Voyager 2, in particolare, è l’unica ad aver visitato Urano (nel gennaio 1986) e Nettuno (nell’agosto del 1989), ora è il momento anche per lei di varcare i confini verso l’ignoto.