La tanto chiacchierata acquisizione di Beats da parte di Apple non porterà agli scenari ipotizzati sino a oggi. È quanto ritiene una voce decisamente autorevole in materia: Walter Isaacson, nientemeno che il biografo ufficiale di Steve Jobs. Ed è forse la vicinanza con il compianto iCEO a spingere l’autore a una predizione da nessuno effettivamente presa in considerazione: le due aziende potrebbero unire le forze per un prodotto televisivo.
L’annuncio ufficiale non è stato ancora diramato, eppure gli scenari futuri sono sembrati sin da subito confermati: Apple avrebbe messo le mani su Beats per migliorare lo streaming e la vendita di contenuti musicali o, in alternativa, per aprire una singolare etichetta discografica in quel di Cupertino. Per farlo, la Mela non si avvarrebbe soltanto dell’esperienza di Beats Music nel trasformare gli utenti gratuiti in consumatori desiderosi di acquistare un abbonamento, ma anche delle conoscenze del CEO Jimmy Iovine e del produttore Dr. Dre nel parterre dei migliori artisti sulla piazza. Nulla di tutto ciò è tuttavia probabile per il biografo Walter Isaacson, il quale crede la partnership sia invece orientata al settore televisivo. Così ha spiegato Billboard:
«Isaacson crede che l’accordo tra Apple e Beats non riguardi cuffie e streaming musicale, bensì i video. Ipotizza che Cook voglia Iovane alla gestione del business dei contenuti di Apple e che aiuti l’azienda nel lancio di un prodotto TV, di cui gli analisti parlano da anni. Il prodotto sarebbe stato messo in pausa perché Apple non riesce a conquistare tutti i proprietari dei diritti.»
Il riferimento è forse a quella iTV di cui si discute da oltre un biennio ma mai lanciata da Apple, tanto che nell’ultimo anno i rumor si sono talmente sgonfiati da mettere in dubbio la stessa esistenza del progetto. A quanto sembra, una iTV o un device simile sarebbero già allo studio in quel di Cupertino da diversi anni, ma i fornitori di contenuti sarebbero restii ad accettare le condizioni contrattuali targate mela morsicata. Iovine potrà di certo aiutare Apple in questo scopo, considerando come abbia rivestito un ruolo simile nel 2002 per convincere le major a pubblicare i loro cataloghi su iTunes Store. E se si aggiunge come conosca e gestisca praticamente l’intero nugolo dei musicisti che contano, ben è chiaro il suo ruolo strategico nella scommessa della Mela. Non è dato sapere, però, se il 2014 vedrà finalmente l’ingresso di Cupertino nel mercato dei televisori, escludendo ovviamente l’attuale e incoraggiante successo di Apple TV.