L’avvento della guida autonoma richiederà, oltre a un ovvio perfezionamento delle tecnologie integrate a bordo dei veicoli, un vero e proprio balzo culturale. Sarà infatti necessario che le persone arrivino ad acquisire confidenza con vetture in grado di gestire da sole gli spostamenti, una situazione che in molti potrebbe suscitare qualche giustificato nonché legittimo timore.
Anche a questo servono iniziative come quella annunciata oggi da Waymo, la divisione di Alphabet (parent company che controlla anche Google) al lavoro proprio sulle self-driving car. Si tratta di un programma messo in campo nella città di Phoenix, in Arizona, che vedrà coinvolta una flotta composta da 500 nuove Chrysler Pacifica equipaggiate con il sistema autonomo. I minivan saranno messi a disposizione della cittadinanza. Chiunque potrà effettuare una richiesta tramite le pagine del sito ufficiale e chiedere di essere portato a destinazione, sperimentando così l’esperienza di un viaggio in modalità self-driving.
Ovviamente, come previsto dall’attuale normativa vigente oltreoceano, a bordo saranno presenti ingegneri in grado di prendere in ogni momento il controllo manuale del veicolo se necessario. L’obiettivo è quindi duplice: moltiplicare il volume delle informazioni acquisite in modo tale da migliorare sempre più l’affidabilità della tecnologia e consentire ai non addetti ai lavori di testarla in prima persona, fornendo poi a Waymo feedback a caldo sull’esperienza vissuta. Queste le parole del CEO John Krafcik.
Nel corso della sperimentazione, accetteremo centinaia di persone con i più svariati background e con diverse esigenze di trasporto, che vorranno salire a bordo e fornirci i loro pareri a proposito delle self-driving car di Waymo. Anziché offrire solo uno o due spostamenti, l’obiettivo del programma è quello di consentire ai partecipanti l’accesso quotidiano alla nostra flotta, per andare ovunque e in qualsiasi momento, spostandosi all’interno di un’area grande circa due volte la città di San Francisco.
La versione delle Pacifica impiegata nel progetto è quella ibrida plug-in, la cui commercializzazione oltreoceano è appena stata avviata da FCA.