Le indiscrezioni comparse in Rete nelle scorse settimane erano fondate: anche Waymo (la divisione di Alphabet specializzata in self-driving car) è al lavoro sullo sviluppo di una tecnologia di guida autonoma da applicare ai camion per il trasporto merci. Un ennesimo terreno di scontro con Uber, che già opera in questo ambito in seguito all’acquisizione della startup Otto avvenuta nel 2016.
Il self-driving truck di Google, così lo si può definire, è attualmente in fase di test ed è stato avvistato sulle strade pubbliche degli Stati Uniti (non è dato a sapere con esattezza dove). Dalle immagini, fornite alla redazione del sito Jalopnik da un lettore rimasto anonimo, sembra trattarsi di un modello Peterbilt 579 opportunamente modificato ed equipaggiato con sistema LiDAR necessario per effettuare in tempo reale la scansione dell’ambiente circostante, un radar posizionato sul paraurti anteriore e sensori a ultrasuoni sopra la cabina. Sul lato è ben visibile il logo di Waymo, a conferma di come l’iniziativa sia riconducibile al gruppo di Mountain View, anche se al momento mancano ancora una conferma e l’annuncio ufficiale.
Con tutta probabilità la tecnologia di elaborazione dei dati presente a bordo è simile a quella già vista in azione sulla flotta di Chrysler Pacifica ormai da tempo impiegate da Waymo nella fase di test, al fine di raccogliere i feedback necessari al perfezionamento del sistema. La mossa confermerebbe l’intenzione di estendere il raggio d’azione dei sistemi self-driving ben oltre i confini del trasporto privato, andando a interessare la movimentazione delle merci. Servirà ovviamente del tempo, diversi anni, affinché mezzi di questo tipo possano circolare autonomamente occupandosi delle consegne.