Il California Department of Motor Vehicles ha pubblicato le statistiche ufficiali relative a tutte le realtà che stanno conducendo test legati alla guida automa sulle sue strade pubbliche. Focalizzando l’attenzione sulla tecnologia sviluppata da Waymo (ovvero la divisione self-driving di Alphabet-Google) emerge un netto miglioramento registrato nel corso del 2016.
Si fa riferimento in particolare ai cosiddetti disengagement, ovvero ai disinnesti del sistema che permettono ai conducenti che si trovano a bordo di assumere i comandi manuali, agendo dunque su volante e pedali. Se ne sono verificati sempre meno, più precisamente 0,20 ogni 1.000 miglia percorse (o 1 ogni 5.000 miglia), mentre nel 2015 la quota era 0,80 ogni 1.000 miglia. Sintomo di un’affidabilità in costante crescita del sistema, grazie sia a un perfezionamento della componente hardware che a un miglioramento continuo del software che si occupa di elaborare le informazioni acquisite da videocamere, LiDAR e sensori.
I disinnesti sono una parte naturale del processo di test e avvengono quando il conducente assume i comandi manuali di un veicolo mentre questo si trova nella modalità di guida autonoma. Servono a migliorare le abilità del software, a perfezionare le capacità dell’hardware e a identificare dove si possono apportare ottimizzazioni.
In netta crescita, invece, la distanza percorsa complessivamente dalle self-driving car di bigG nel corso del 2016, se confrontata con quella dei dodici mesi precedenti: si è passati da 682.894 Km a 1.023.330 Km. Nello stesso periodo il numero di disengagement è sceso da 341 a 124. Si ricorda che il gruppo di Mountain View non ha intenzione di produrre e commercializzare direttamente veicoli a guida autonoma, piuttosto di concedere in licenza la tecnologia ad automaker di terze parti come Fiat Chrysler, con il quale ha già siglato una partnership al momento finalizzata esclusivamente alla conduzione dei test.