La guida autonoma, come sottolineato più volte anche su queste pagine, tornerà utile soprattutto all’interno del contesto urbano, per gli spostamenti quotidiani sulle brevi distanze. Lo sa bene Waymo, che al fine di trovare la formula giusta da proporre sotto forma di servizio, ha siglato un accordo con Valley Metro, realtà pubblica che opera nella città di Phoenix (Arizona) e che si occupa di trasporto pubblico.
L’intento è quello di strutturare in modo ottimale un’offerta per coprire quello che viene definito last mile, l’ultimo miglio, ovvero la distanza che separa le fermate compiute da mezzi come treno o metropolitana dall’effettiva destinazione dell’utente. Si vuol così dar vita a una forma di mobilità intermodale, dove per spostarsi dal punto A al punto B non ci si affida a un solo mezzo, ma il tragitto viene organizzato in modo da sfruttare al meglio la rete dei trasporti già esistente e operativa. La partnership si concretizzerà a partire dalle prossime settimane, con l’avvio di una fase di sperimentazione che vedrà coinvolti i dipendenti pubblici di Phoenix.
L’annuncio di oggi costituisce un passo impostante in una direzione ben precisa: connettere le persone ai trasporti pubblici. Come sempre, l’obiettivo di Waymo è quello di fungere da abilitatore ancor prima che da rivoluzionario, facendo fruttare al meglio gli investimenti e le infrastrutture già esistenti.
Sulla base dei dati raccolti, Waymo costruirà il servizio che in un futuro ormai non troppo lontano andrà a mettere a disposizione dei cittadini. Lo farà consolidando le collaborazioni che da tempo legano la divisione di Alphabet ad automaker come Fiat Chrysler Automobiles e Jaguar Land Rover per la fornitura dei veicoli da trasformare poi in self-driving car attraverso l’integrazione di sensori, videocamera, LiDAR e intelligenza artificiale.