Vorrei segnalarvi un interessantissimo pezzo apparso qualche tempo fa su neXres il blog del ricercatore (e amico) Stefano Mizzella (che per coloro che hanno buona memoria e ci seguono da tanto avevamo intervistato qualche tempo fa).
Il Life-Sharing sarebbe il sintomo di una nuova tendenza in atto, non solo nei Social Media, ma anche a livello culturale e sociale. Consapevoli di come i cambiamenti che interessano la sfera tecnologica siano poi strettamente connessi con gli aspetti concreti della nostra vita quotidiana.
Nelle parole dello stesso Stefano:
Il concetto di LIFE sharing, pensato come gioco di parole, come anagramma del più tradizionale “file sharing”, restituisce un aspetto fondamentale del modo in cui sempre più persone vivono il Web: all’interno dei cosiddetti “social media” non si condividono banalmente file o informazioni, bensì tracce del proprio vissuto, delle proprie storie, della propria vita. Quando ci registriamo su Facebook piuttosto che su un altro social network, entriamo con nome e cognome, non certo con un nick del tipo “peppino84?, come invece si usava fare all’interno di chat e forum vecchio stile.
I SNSs rappresentano sicuramente la testimonianza più semplice dei concetti che stiamo esprimendo. L’influenza che strumenti come Facebook possiedono sulla nostra vita fisica (concreta) è incredibile.
La socializzazione avviene sia su Facebook sia al di fuori di Facebook, usando la piattaforma sia come contenitore di contenuti sia come contenuto stesso.
Comprendere i meccanismi profondi che sono alla base di tali sistemi è tutt’altro che semplice interesse o “mania” per la tecnologia. È qualcosa di molto più radicato nella vita quotidiana di ognuno di noi, non credete?