Chi per primo ha parlato di Web 2.0? Non lo so, se lo sapete rendeteci dotti (dicono O’Reilly). Qualcuno comincia a parlare di Web 3.0 e relative tecniche di marketing semantico. Oggi ho fatto un piccolo test: ho cercato “web 3.0” su Google e ho trovato la bellezza di 229 milioni di risultati. Il 2.0 supera i 700, per ora è irraggiungibile.
Spinto da raptus, ho aggiunto un numero alla sequenza e ho provato con web 4.0, 135 milioni di risultati. Ovviamente ho proseguito e questo è lo score riassuntivo:
- Web 2.0: 749 milioni di risultati su Google
- Web 3.0: 229 milioni
- Web 4.0: 135 milioni
- Web 5.0: 119 milioni
- Web 6.0: 93 milioni
- Web 7.0: 64 milioni
Da qui in poi, pur trovando ancora milioni di corrispondenze, si perde un po’ la connessione con la
tematica da cui ero partito. Ma fino al 7, pare che qualcuno sia arrivato seriamente.
Dal nostro punto di vista, che è quello del marketing, ho provato a immaginare un futuro nell’era del web Sette Punto Zero. Orientativamente alla fine di questo secolo. Quali tecniche, quali approcci, quali esperienze tecnologiche si riusciranno a proporre in una ipotetica era del cyber-spazio multidimensionale e multisensoriale? Già oggi si parla (e in alcuni casi si fanno esperimenti) sul marketing olfattivo: lettere profumate, stimolazioni dell’olfatto nei cinema, e via dicendo.
Il web 7.0 non sarà soltanto profumato. Ma come sarà secondo voi il marketing tra un secolo?