Secondo l’IWA Italy, International Webmaster Association italiana, la figura riferita al Web dal CNIPA secondo il Manuale operativo – Organizzazione della funzione ICT e Dizionario dei profili professionali, e cioè l’Esperto di Applicazioni Web e Multimediali:
non è categorizzabile professionalmente perchè unisce, in un unico profilo professionale, una pletora di diverse competenze e funzioni.
C’è il concreto rischio di creare un superwebman. Il profilo descritto, agli occhi dell’IWA Italy, è praticamente inesistente perchè definisce un esperto in tutto quello che concerne il Web, creando una figura con competenze di progettazione e architettura dell’informazione, di Web marketing, con conoscenze normative in materia di accessibilità, con competenze grafiche e capacità di utilizzare programmi per il fotoritocco, fondendo le applicazioni Web con quelle multimediali.
Il superwebman sarebbe quindi anche capace di autodebbuggare l’applicazione da lui creata per poi essere duplicata, distribuita, promossa sul mercato con tanto di manuale. Per le specifiche tecniche del profilo, viene richiesto l’utilizzo di qualsiasi tipo di linguaggio di programmazione e scripting tra i quali non figurano PHP e PERL.
L’auspicio è che, come accaduto per la ECDL, per la quale è anche intervenuta l’Antitrust, non si creino riferimenti ufficiali come profili professionali attendibili che vanno a discapito di altre certificazioni.
Pertanto, per chi volesse saperne di più, c’è un gruppo di lavoro attivo sul fronte delle professionalità Web che potrebbe dare risposte più certe, considerando che vi lavorano colossi dell’industria informatica mondiale e istituzioni accademiche di grande prestigio.