Web Civilization 2.0

Il portale Ajaxian non sembra mai farsi sfuggire novità di questo tipo, dove il concetto di sito viene stravolto in questo caso per diventare palco di una versione Ajax del bellissimo, datato, eterno gioco Civilization.

Da buon ex giocatore incallito non ho potuto fare a meno di creare un account per testare immediatamente questa versione dell’acclamato gioco e come al solito… eccovi le mie affatto colorate impressioni.

Il nuovo gioco si presenta tramite una pagina rudimentale in perfetto stile Web 0.9 Alpha, ovvero DreamWeaver e tabelle, approcci di sviluppo vecchi tanto quanto il gioco.

Una sbirciata al sorgente ed ecco le note, ridondanti ed automatizzate, funzioni JavaScript tipiche dell’ambiente ex Macromedia, “MM_qualunque_cosa“, capaci di far insorgere atroci dubbi sulla qualità del codice e del gioco proposto.

Ansioso di ricredermi mi autentico nello stesso… e dopo un’attesa non proprio irrisoria riesco a vedere:

1. una sfilza di celle parti di una gigantesca tabella utilizzata come griglia
2. un tripudio di funzioni JavaScript degne dello svilupatore client meno preparato
3. una successione numerosa di altre funzioni automatizzate di DreamWeaver
4. un tempo di risposta, scambio dati, lento tanto quanto il tempo di download

Il primo punto trova giustificazione nel fatto che per ovvi motivi giochi come questo trovano la massima semplicità di interazione sopra griglie più o meno fitte. Non è chiaro come i movimenti nella stessa siano gestiti, dato che qui più che in ogni altro caso, una classe tipo path finder avrebbe risolto tante problematiche in tempi rapidi e con la massima precisione.

Un pò presuntuoso pretendere che un utilizzatore di automazioni DW abbia mai approfondito tematiche client inerenti l’IA, non resta quindi che commentare gli altri punti al fine di valutare quanto questo tipo di applicazioni sia veramente utile per noi “poveri ed umili navigatori”.

Lo faccio io o lo fate voi? Facciamolo assieme, io dico “basta con queste simulazioni Flash mal riuscite e fuori luogo“, voi invece cosa ne pensate?