Quanto vale la reputazione di una azienda nella costruzione di valore attorno al brand? Come si può tutelare il lavoro fatto di fronte alle insidie che provengono dal mondo esterno, anche e soprattutto attraverso il Web? Sono questi gli interrogativi ai quali si cercherà di dare una risposta attraverso un incontro organizzato a Roma per il prossimo 16 aprile 2015 e organizzato dall’Osservatorio Web e Legalità. “Web e legalità 2. La reputazione aziendale” si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Università LUISS . Mario Arcelli (viale Pola 12, Roma) a partire dalle ore 14.
Web e legalità: la reputazione aziendale
Molti i nomi di rilievo confermati al dibattito, ed importanti le realtà rappresentate che andranno a portare valore ai contenuti scambiati. I lavori saranno aperti dal dott. Giovanni Lo Storto, direttore generale LUISS, dal prof. Antonio Nuzzo, dipartimento di giurisprudenza LUISS e Stefano Longhini, membro OWL.
Il convegno è organizzato in due panel. Il primo è dedicato alla percezione e all’esperienza pratica nella gestione della web reputation (con la partecipazione di Paolo Calvani, Mediaset; Massimo Mantovani, ENI; Vittorio Cino, Coca Cola; Oscar Di Montigny; Banca Mediolanum; Ugo Ettore Di Stefano, Mondadori; Marcello Ciannamea, Rai). Il secondo è strutturato su un taglio giuridico, con approfondimenti specifici curati da Romano Vaccarella (Giudice Corte Costituzionale), Antonio Nicita (Commissario AGCOM), Antonio Punzi (LUISS) e dagli avvocati Stefano Previti, Fabio Lepri e Carlo Gallavotti. La chiusura dell’evento, prevista per le ore 18.30 circa, è affidata al prof. Gustavo Olivieri della LUISS.
L’incontro è pensato per fare il punto su un ambito in grandissima evoluzione: mentre cambiano gli strumenti attraverso cui è veicolata la comunicazione di persone e aziende, cambiano le dinamiche attraverso cui le informazioni vengono create e veicolate, e al tempo stesso deve cambiare il quadro normativo attraverso cui tale fenomenologia viene interpretata e regolamentata. In ballo v’è qualcosa di più della semplice giustizia, commisurata all’aderenza delle normative alla realtà: la reputazione delle aziende online va ben al di là della forma per farsi immediatamente sostanza, elemento centrale nella costruzione di valore attraverso e-commerce, social media e altre dimensioni digitali.
Sia per costruire la reputazione che per difenderla è necessario però conoscere appieno i nuovi strumenti attraverso cui queste due dinamiche si dipanano: il medium è il nuovo protagonista nel modo in cui la percezione del brand viene costruita agli occhi degli utenti, dunque occorre fare in modo che le aziende di reale ambizione possano operare affinché la reputazione, asset prezioso e delicato, possa essere adeguatamente tutelato.
Privacy, copyright, diritti
Privacy e diritto d’autore altro non sono se non elementi propri di questo puzzle, ma la questione è ampia e merita approfondimenti specifici che i vari relatori avranno la possibilità di espletare partendo dalle relative esperienze e realtà professionali.
Testate giornalistiche e siti concorrenti, motori di ricerca ed aggregatori di contenuti, social network, blog e forum di discussione e portali delle recensioni degli utenti costituiscono al tempo stesso una grande opportunità di comunicazione e visibilità per molti soggetti ma celano, se utilizzati in modo disinvolto e scorretto, grandi rischi per l’immagine e la notorietà delle imprese, faticosamente costruite con anni di lavoro e investimenti.
«L’Osservatorio», spiega OWL, «vuole anzitutto affermare il valore e l’importanza della legalità sul Web: la commissione di illeciti è sempre fonte di responsabilità, nel mondo digitale come nel mondo reale». In un’epoca in cui troppe volte si è fatto cenno al Web come ad un “far west” senza regole né responsabilità, ribadire la centralità delle regole e del rispetto delle stesse significa riportare tutti gli attorni a competere sullo stesso piano. Per le aziende trattasi di un punto fermo fondamentale: un mercato che si sviluppa su un piano nel quale faccia breccia l’orizzonte di un piano normativo debole (o di una relativa debolezza nell’applicazione dello stesso) non è un mercato sano né fertile.
Legalità e comunicazione
Il binario su cui si sviluppa l’incontro è quello che mette in parallelo il doppio canale legalità/comunicazione: la reputazione aziendale viene costruita su questi due piani, due facce della medesima medaglia, e soltanto una attenta computazione di entrambi gli aspetti può consentire una tutela efficacie dei brand, nonché un lavoro concreto per costruire valore ed aprire nuove ambizioni.
OWL si propone di svolgere un monitoraggio costante dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale, nazionale ed internazionale, in materia di legalità sul web al fine di evidenziarne i progressivi, costanti, mutamenti.
Dai blog ai motori di ricerca, passando per social network e forum di discussione: sono questi i luoghi nei quali avviene lo scambio informativo tra utenti, aziende, professionisti ed influencer. Sono questi, dunque, i luoghi da monitorare affinché l’azienda possa avere reale e pieno controllo sulla comunicazione veicolata da e verso il brand. In assenza di una reale capacità di filtrare i messaggi che contano dal rumore di fondo del Web, l’azienda non è in grado di lavorare efficacemente per far sì che il Web, da mero rischio, diventi opportunità su cui costruire nuovo mercato.
Il seminario è valido per la formazione obbligatoria dei giornalisti e dà diritto a crediti per la formazione professionale continua. Disponibili 100 posti: per l’iscrizione occorre rivolgersi al sito ufficiale dell’Ordine dei Giornalisti di Roma o chiedere informazioni presso OWL Italia.