In un’intervista rilasciata a Nòva (8 gennaio 2009), lo scrittore brasiliano Paulo Coelho racconta un episodio esemplare per illustrare il ritorno, in termini di vendite, della distribuzione gratuita di testi online.
Nel 1999 lo scrittore, sul mercato russo, vende meno di 10 mila libri, quindi molto poco rispetto alle cifre di altri mercati. Imbattendosi per caso in una traduzione illegale de “L’Alchimista” in russo, decide di diffonderla gratuitamente online e, l’anno successivo, proprio “L’Alchimista” vende in Russia più di 100.000 copie, superando il milione di copie l’anno successivo.
Cos’è accaduto? Secondo Coelho (che a quanto dichiara ha dovuto confrontarsi con la perplessità e la paura dei suoi editori) la diffusione di testi gratuiti online può contribuire a diffondere l’interesse per un autore o per i suoi libri e invogliare, di conseguenza, ad acquistare la versione cartacea, che rimane comunque un oggetto di fruizione differente da ciò che un file online o una semplice stampa possono garantire.
Si tratta di un caso peculiare di dinamica virale, a questo punto interviene anche il Web marketing. Basta visitare il blog ufficiale di Paulo Coelho e seguire i percorsi che da lì si diramano: iniziative varie di ascolto e di incontro con i lettori “fan”, libri resi disponibili attraverso software che non permettono il download, persino libri disponibili soltanto online (e che non saranno consegnati ai diritti di un’edizione cartacea per almeno un paio d’anni).
L’iniziativa è interessante, anche se buona parte del suo esordio così scoppiettante può essere dovuta alla notorietà dell’autore. Si tratta comunque di un passo in una direzione diversa da quella delle case editrici che rendono disponibili online (sui propri siti o tramite Google Books) porzioni dei loro testi.
Nel caso di Coelho, è un Web marketing centrato sull’autore più che sul libro. Eppure, il caso può suggerire qualche idea anche per chi non ha la fama di Coelho e per case editrici che non hanno autori di così grande risonanza. Oppure no?