L’impegno di Google sul fronte di WebKit è in sensibile crescita e al momento supera il numero di apporti offerto da Apple. La considerazione giunge da uno sviluppatore del progetto open source Chromium e dimostra come in poco tempo Chrome abbia mutato alcuni equilibri nella realizzazione del celebre framework per applicazioni. La società di Mountain View risulta essere il soggetto che più contribuisce al progetto, ma la quantità non si traduce automaticamente in qualità.
Come sottolinea lo stesso autore del post da poco pubblicato, i dati forniti per verificare l’apporto dei diversi soggetti impegnati nel miglioramento di WebKit sono riferiti alla mera quantità dei contributi forniti e non alla loro qualità. L’identificazione di alcune tipologie di bug nascosti nel codice e poco evidenti può richiedere molto tempo, mentre un malfunzionamento minore può essere identificato in tempi molto più ristretti. A causa delle variabili in gioco e dell’evoluzione stessa del software, determinare la qualità di ogni singolo contributo non è semplice e talvolta il medesimo autore di uno o più contributi collabora sia con Apple che con le altre società che partecipano al progetto come Google, Nokia e RIM. Una analisi quantitativa rimane dunque la strada maggiormente percorribile per apprezzare le dinamiche legate a WebKit.
Nonostante le doverose precisazioni formulate su Chromium Notes, i dati forniti fotografano efficacemente l’attuale stato dell’arte di WebKit. Verso la fine del 2009, Google ha superato Apple per numero di contributidiventando la prima società impegnata nel progetto. Il sorpasso è avvenuto per la prima volta lo scorso 15 novembre 2009 in seguito alla considerevole impennata dei contributi forniti da Google, a fronte di un progressivo declino degli apporti targati Cupertino.
L’andamento dell’impegno di Apple per WebKit si conferma comunque ciclico e legato alle principali release di Safari. L’attuale fase discendente dovrebbe dunque interrompersi in prossimità del rilascio di una nuova edizione del proprio browser, condizione che dovrebbe portare a un nuovo sorpasso nei confronti di Google. Sullo sfondo rimane, invece, il numero maggiormente contenuto di contributi offerti da altre società che utilizzano WebKit per le loro soluzioni software come Nokia e RIM.
Salvo particolari stravolgimenti, le sorti nel medio periodo di WebKit saranno condizionate sensibilmente dagli apporti di Apple e Google, impegnate nell’implementazione di nuove soluzioni per i loro rispettivi browser. L’applicativo per navigare online di Mountain View ha recentemente sopravanzato Safari nella classifica dei browser maggiormente utilizzati. I due applicativi rimangono, comunque, ancora distanti da Internet Explorer e Firefox che detengono la leadership e buona parte del market share.