Il 31 marzo sarà il giorno di web@lfemminile, una maratona lunga 24 ore dedicata alle donne: «24 ore per confrontarsi su un modello di sviluppo e sulle linee di intervento in cui la donna può dare un importante contributo socio-culturale nell’approccio ai problemi e alle possibili soluzioni; 24 ore di approfondimenti sul ruolo della donna in ambito lavorativo, in relazione al nostro contesto industriale e organizzativo; 24 ore per illustrare le opportunità offerte dalla tecnologia che, sempre più accessibile, porta benefici concreti nella vita personale e professionale delle donne; 24 ore di confronto in cui esperti e personaggi famosi e non toccano temi rilevanti per l’universo femminile; 24 ore di storie».
Nei giorni scorsi la Commissione Europea aveva annunciato un importante accordo (con Microsoft ed altri gruppi) rivolto alla promozione della partecipazione femminile allo sviluppo del settore informatico. Cade dunque con significativa concomitanza una risposta al problema proveniente direttamente dal Web, ove con web@lfemminile si tenterà di dar vita ad un evento senza precedenti avente baricentro completamente sul web: «web@lfemminile si rivolge a tutte le donne, alle studentesse, alle manager, alle imprenditrici, alle casalinghe, alle donne che lavorano e a quelle che sono già in pensione. Ma anche a tutti gli uomini che vorranno contribuire al dibattito in merito al ruolo della donna nella società e nel mondo professionale e al suo potenziale oggi in alcuni contesti ancora fortemente penalizzato. Il 31 marzo basterà un click per collegarsi al ricco palinsesto della giornata: senza doversi spostare dalla propria città, da casa o dal lavoro, chiunque potrà recarsi nella piazza virtuale di web@lfemminile e partecipare ai numerosi incontri previsti».
Microsoft, in linea con gli impegni presi assieme alla Commissione Europea, riveste un ruolo di primo piano nel progetto: «futuro@lfemminile rientra nel programma di responsabilità sociale di Microsoft, che mira a rimuovere le barriere per il decollo della società digitale in Italia».
Il programma prevede tra i vari appuntamenti:
- Dibattiti
«Cuore dell’iniziativa 2009 saranno i dibattiti pensati su 5 temi chiave in cui la tecnologia può fare la differenza per contribuire a realizzare nuovi scenari nel “futuro al femminile”: “La donna e il lavoro”, “La donna e la famiglia”, “La donna e l’amore”, “La donna e il tempo libero”, “La donna e le tecnologie del futuro”»; - f@f Five Friends, la web sitcom
«Ogni dibattito sarà preceduto da una puntata di “f@f Five Friends”, una web sitcom interpretata da giovanissime in cui l’esperienza con la tecnologia si farà concreta. Attraverso i vari episodi, infatti, si conosceranno meglio le tecnologie mobili, il mondo del social networking, l’instant messaging, le potenzialità della rete e dei nuovi strumenti digitali (netbook, smartphone?). Il tutto, in modo simpatico e divertente»; - 10 canali tematici dedicati “Donne e…”
«Gli utenti potranno navigare attraverso una decina di canali tra cui donne e lavoro, donne e tecnologia, donne e sociale, donne e pubblica amministrazione, donne e bellezza, donne e sport, donne e e-commerce, che spaziano dagli argomenti sensibili a quelli più leggeri per offrire una panoramica a 360 gradi dell’universo femminile»;
L’evento sarà promosso anche da eBay, gruppo che negli ultimi mesi sta vivendo una esperienza molto particolare nel suo rapporto con l’utenza femminile. Spiega Irina Pavlova, Responsabile Ufficio Stampa eBay Italia: «Bay ha aderito con entusiasmo al progetto web@lfemminile di Microsoft, con cui condivide il fondamentale obiettivo di promuovere il mondo internet tra le donne. La nostra esperienza ci dimostra quotidianamente che sono sempre di più le donne in Italia che trovano nella rete le opportunità per creare un’attività imprenditoriale. Su eBay.it sono già quasi 5.000 i negozi virtuali gestiti da donne, a prova che il mezzo internet vede aumentare in modo esponenziale anche le quote rosa».
La giusta chiosa è per Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato Microsoft Italia, il quale parte dai dati internazionali per tentare di consegnare la giusta chiave di lettura al problema: «Per affrontare in modo adeguato il problema dell’assenza delle donne dal mondo del lavoro dovremmo uscire dalla “solita” questione di genere ed iniziare a considerare quei milioni di donne in età lavorativa inoccupate come un danno e una mancata opportunità per la crescita produttiva ed economica del Paese. Gli economisti di tutto il mondo lo confermano: un’occupazione maggiore delle donne è in grado di far crescere gli indici economici dei Paesi. Ma questo prevede un’azione congiunta delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale: insieme ad esempio ad un’organizzazione del tempo più flessibile sui posti di lavoro, le donne dovrebbero poter contare su più infrastrutture pubbliche che consentano loro una migliore conciliazione di vita professionale e vita privata».