BitTorrent è il noto protocollo peer-to-peer utilizzato per lo scambio dei file su Internet. Anche se ogni giorno vengono condivisi diversi terabyte di dati, gli utenti iniziano a preferire lo streaming piuttosto che il download dei contenuti multimediali. Per questo motivo, un laureato della Stanford University, Feross Aboukhadijeh, ha sviluppato WebTorrent, un client BitTorrent per il web che non richiede nessun plugin, estensione o installazione di applicazioni.
WebTorrent è scritto completamente in JavaScript e sfrutta il protocollo WebRTC per la comunicazione browser-to-browser, lo stesso utilizzato per le video chiamate. Il web client funziona in modo simile a BitTorrent: il trasferimento dei dati viene condiviso tra gli utenti che si collegano al sito, quindi il fornitore del servizio non deve continuamente potenziare la sua infrastruttura per garantire a tutti i visitatori uno streaming di alta qualità. Maggiore è il numero di persone collegate, meno probabilità che il sito vada in crash, perché il carico viene distribuito tra i peer.
Il progetto è solo agli inizi, ma alcuni giganti del web hanno già messo gli occhi su questa promettente tecnologia. Netflix, ad esempio, potrebbe usare WebTorrent per lo streaming dei film. Ciò consentirebbe di avere sempre video alla massima risoluzione, anche durante le ore di picco quando il collegamento tra ISP e Netflix è saturo. Probabilmente in Italia non ci sarebbero grandi differenze, ma eviterebbe la compressione dei contenuti per risparmiare banda.
WebTorrent non è compatibile con tutti i browser (Internet Explorer non supporta WebRTC) e non permette la connessione ai tradizionali client BitTorrent che usano UDP e TCP. La tecnologia è comunque molto interessante e potrebbe riservare grandi sorprese nei prossimi anni.