Western Digital ha recentemente annunciato il primo hard disk al mondo con capacità di 14 TB. Per incrementare ulteriormente la densità di registrazione è necessario utilizzare nuove tecnologie, come la più diffusa PMR (Perpendicular Magnetic Recording), la nuova SMR (Shingled Magnetic Recording) e la futura HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording). Il produttore statunitense ha sviluppato invece la MAMR (Microwave-Assisted Magnetic Recording) che permetterà di realizzare hard disk da 40 TB.
Nonostante la maggiore velocità degli SSD, i tradizionali dischi rigidi vengono ancora utilizzati per conservare grandi quantità di informazioni, principalmente nei data center. In questo settore è improntante anche garantire la massima affidabilità e la durata nel tempo. Una delle tecnologie attualmente in sviluppo, ovvero la HAMR, prevede una piccola testina che scrive sul piatto magnetico sfruttando un diodo laser. Western Digital afferma che hard disk con HAMR non saranno disponibili a breve termine, considerato l’elevato costo dei componenti.
La tecnologia MAMR è invece più economica e affidabile. In questo caso la scrittura viene effettuata mediante un campo a microonde generato da uno “spin torque oscillator” posizionato accanto alla testina. L’operazione richiede un campo magnetico inferiore rispetto alla tecniche tradizionali, quindi è possibile aumentare la densità di registrazione. Secondo l’azienda californiana si possono raggiungere i 4 terabit per pollici quadrato.
I primi hard disk ad elio da 3,5 pollici con tecnologia MAMR verranno prodotti nel 2019. Entro il 2025 saranno disponibili hard disk con capacità di 40 TB.