WhatsApp a pagamento: l'ultima proposta per l'app di Meta

Dopo anni di bufale e fake news, WhatsApp potrebbe diventare realmente a pagamento per via di una proposta arrivata nei giorni scorsi.
WhatsApp a pagamento: l'ultima proposta per l'app di Meta
Dopo anni di bufale e fake news, WhatsApp potrebbe diventare realmente a pagamento per via di una proposta arrivata nei giorni scorsi.

Nel corso degli anni, più volte si è parlato della possibilità che WhatsApp diventi a pagamento. Alla fine, si è sempre trattato di bufale e fake news senza fondamento. Tanto che, ancora oggi, per poter utilizzare la piattaforma di messaggistica di Meta non serve spendere nemmeno un centesimo. Presto però, le cose potrebbero cambiare.

È infatti stata proposta una nuova riforma che renderebbe il servizio non più gratuito a determinate condizioni. Potrebbe addirittura servire una licenza, da richiedere presso un’autorità nazionale ad un canone da versare mensilmente. Sarà così anche in Italia?

WhatsApp a pagamento: ecco che cosa sappiamo

L’indiscrezione è stata lanciata da Systemscue e sembra sulla buona strada per diventare presto realtà. Stando a quanto si legge, in alcuni Paesi – tra cui lo Zimbabwe – presto WhatsApp diventerà a pagamento. Alcuni Governi locali hanno infatti studiato regole che prevedono l’obbligo di registrarsi presso la POTRAZ. Ossia un’autorità nazionale che richiede un costo che va dai 46 ai 2.300 euro al mese per ottenere la licenza.

Ma vale solo per gli amministratori di gruppi, col costo che varia in base al numero di utenti partecipanti e allo scopo della chat. E non solo, perché bisognerà anche nominare una figura di Responsabile per la Protezione dei Dati (DPO), chiamata a verificare il rispetto di tutte le leggi sulla privacy dei dati sensibili. Il principale obiettivo di questa proposta è di far sì che gli utenti possano navigare in totale sicurezza, oltre ad evitare la diffusione di fake news.

Per il momento, questa legge non è presente in Italia e non sembra esserci la volontà di procedere verso un iter del genere. Si tratterà di una sorta di sperimentazione, solo in alcuni Paesi del Mondo. Qualora l’esperimento dovesse andare a buon fine però, non è da escludere che anche altri enti internazionali possano valutare soluzioni di questo tipo. Rendendo così WhatsApp a pagamento in pianta stabile.

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