WhatsApp ha citato in giudizio il governo indiano per una nuova legge per il web, che lo costringerebbe a rendere tracciabili i messaggi degli utenti. Secondo quanto riportato dal New York Times, la causa intentata cerca di bloccare l’applicabilità delle norme in quanto anticostituzionali. La legge pare sia stata approvata all’inizio di quest’anno, ma oggi era il termine ultimo per l’adempimento.
Un portavoce di WhatsApp avrebbe riferito:
La società e gli esperti tecnici di tutto il mondo hanno costantemente sostenuto che l’obbligo di tracciare i messaggi privati violerebbe la crittografia end-to-end e porterebbe a veri e propri abusi. WhatsApp si impegna a proteggere la privacy dei messaggi personali e continueremo a fare tutto il possibile secondo le leggi dell’India per proseguire in questa direzione.
L’India è il più grande mercato di WhatsApp, e il fatto che il genitore della chat verde, Facebook, raramente proceda per vie legali suggerisce un’azione insolitamente aggressiva da parte dell’azienda. L’anno scorso, ad esempio, il WSJ ha riferito che Facebook si è rifiutato di rimuovere il post di un politico anche se potrebbe aver violato le sue stesse linee guida sull’incitamento all’odio.
L’anno scorso, l’India ha bannato oltre 200 app cinesi, incluso TikTok, vedendole una minaccia per la sicurezza nazionale. Molte aziende proprietarie di quelle app hanno detto di non essersi preoccupate di combattere i ban poiché i casi coinvolgono la sicurezza nazionale in India sono quasi impossibili da vincere.