Questa mattina WhatsApp ha aggiornato la sua informativa sulla privacy. Come potete leggere sul suo blog ufficiale, Meta, l’azienda proprietaria dell’app, specifica che “non cambia il modo in cui gestiamo il nostro servizio, né le modalità di trattamento, utilizzo e condivisione dei dati con altri, inclusa la nostra società madre Meta”, ma lascia chiaramente intendere che si adegua alla normativa sul trattamento dei dati imposta dal Garante Privacy irlandese, che lo scorso settembre 2021 l’ha multata di 225 milioni. Ma facciamo un passo indietro.
WhatsApp, Informativa più chiara per gli europei
In questi giorni la chat ha inviato (e continua a inviare) agli utenti un messaggio che rimanda a una pagina ufficiale del supporto con scritto “Stiamo aggiornando la nostra Informativa sulla privacy per i residenti in Europa”. L’aggiornamento di cui si parla è quello che oggi viene definitivamente “svelato” e che ha l’obiettivo di “organizzare meglio le nostre regole e aggiornarle con informazioni aggiuntive, tra cui le modalità di utilizzo dei dati, le operazioni a livello globale, la base giuridica per il trattamento“. Nel dettaglio:
- Le modalità di utilizzo dei dati: abbiamo aggiunto maggiori dettagli sui dati che raccogliamo e trattiamo, sui motivi per cui li archiviamo o eliminiamo e sui servizi forniti da terzi.
- Operazioni a livello globale: abbiamo inserito informazioni aggiuntive sul motivo per il quale condividiamo i dati oltre i confini nazionali per fornire il nostro servizio a livello globale e sulle nostre modalità di protezione dei dati.
- La base giuridica per il trattamento: abbiamo spiegato in modo più approfondito qual è la base giuridica di cui ci serviamo per il trattamento dei dati.
Insomma, quanto richiesto dall’Autorità irlandese l’estate scorsa, che multò WhatsApp per la violazione delle leggi sulla privacy dei dati dell’Unione Europea. Secondo l’accusa, l’applicazione di messaggistica non avrebbe assolto ai suoi obblighi di trasparenza per quanto riguarda la comunicazione agli utenti sull’utilizzo dei dati. E’ evidente, come accennato prima, che ora l’informativa accoglie proprio nuovi dettagli in merito a questi ultimi, ovverosia perché vengono raccolti, conservati ed elaborati) alle operazioni condotte a livello globale e alla base giuridica per il trattamento.