WhatsApp continua a introdurre nuove funzionalità per migliorare ulteriormente l’applicazione. Così, dopo aver aggiunto di recente i messaggi effimeri che scompaiono dopo 90 giorni (a proposito, WhatsApp starebbe lavorando per espandere la funzionalità anche alle chat singole o di gruppo) e strumenti per scoprire chi è la persona con cui si chatta di più, adesso ha implementato le reazioni ai messaggi e la visualizzazione delle onde sonore durante la registrazione di quelli audio, con un tasto che permette di interromperla per un veloce riascolto, così da poterla eventualmente eliminare già prima di spedirla al destinatario col tasto invio.
Le novità di WhatsApp
Queste novità sono contenute in parte della versione beta 2.21.170.15 per iOS, e beta 2.21.18.3 per Android, e quindi in fase di test da parte di un gruppo ristretto di utenti scelti. Lo sviluppo della funzione per aggiungere delle reazioni ai messaggi in stile Facebook va infatti avanti da diverso tempo, ma solo da poco è stata distribuita in prova, pertanto non è ancora chiaro quando verrà resa disponibile per tutti. Ad ogni modo, questa opzione darà la possibilità agli utenti di esprimere velocemente il proprio consenso o dissenso a un messaggio ricevuto privatamente o in una chat di gruppo con un semplice gesto, tipo una emoticon o una gif.
WhatsApp sta intervenendo anche per migliorare l’esperienza dei suoi utenti con la messaggistica vocale.
In tal senso sta ultimando le prove per la funzione che consente non solo, come scritto in precedenza, di visualizzare le onde sonore dei file audio, ma anche di ascoltare una nota vocale registrata, prima di inviarla al destinatario. Si tratta di una funzione già disponibile in passato, ma di “scomodo” utilizzo: adesso, invece, dovrebbe risultare per tutti immediata e intuitiva. La piattaforma di messaggistica di Facebook ha infatti deciso di semplificarla introducendo un pulsante di arresto che rende possibile, appunto, il riascolto rapido dell’audio, con la conseguente possibilità di cancellarlo in caso di errori, anche poco prima di premere l’invio.