La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti, equivalente alla nostra AGCM, potrebbe chiedere un’ingiunzione preliminare contro Facebook per prevenire la futura integrazione tra WhatsApp, Instagram e Messenger. Ciò è conseguenza dell’indagine antitrust avviata dall’agenzia e confermata dalla stessa azienda di Menlo Park nei documenti del bilancio relativo al secondo trimestre 2019.
Facebook ha acquisito Instagram nel 2012 e WhatsApp nel 2014. I due servizi sono molto popolari in tutto il mondo e insieme a Messenger superano i 2,7 miliardi di utenti. Da tempo è stata avviata la creazione di un’infrastruttura condivisa, ma al momento non è possibile scambiare i messaggi tra i servizi. L’obiettivo è unificare le piattaforme per consentire, ad esempio, agli utenti WhatsApp di inviare messaggi privati e cifrati agli utenti Instagram.
Lo scopo dell’indagine avviata dalla FTC, che aveva approvato le due acquisizioni, è verificare se Facebook intende migliorare i servizi oppure ridurre la concorrenza, mettendo in atto pratiche anticoncorrenziali. Secondo gli esperti del settore, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg avrebbe effettuato acquisizioni seriali per proteggere il vantaggio nel mercato dei social network. Attualmente il suo market share è del 66% circa contro l’11% di Twitter.
La “fusione” tra WhatsApp, Instagram e Messenger potrebbe incrementare la posizione dominante di Facebook e rendere più difficile un’eventuale separazione di Instagram e WhatsApp. Un’ingiunzione preliminare non sembra tuttavia la strada migliore. I commissari della FTC raramente considerano fusioni già avvenute. Inoltre l’agenzia dovrebbe dimostrare in tribunale che Facebook ha violato le leggi antitrust. Infine è improbabile che il giudice emetta un’ingiunzione solo per dare più tempo per indagare alla FTC.