L’essere aggiunti in gruppi WhatsApp senza consenso è una problematica comune che può portare a situazioni di disagio e potenziali rischi per la privacy. Fermo restando che spam e scam sono all’ordine del giorno, riconoscerli e difendersi è quindi imperativo di questi tempi. Meta ha per fortuna aggiunto alcuni strumenti che permettono di capire chi ci ha aggiunti e cosa fare se non siamo interessati a rimanere nella chat.
Dall’immagina postata sopra si evince chi è stato ad aggiungerci (se è un contatto o no) e chi e quando ha creato il gruppo e volendo è possibile approfondire gli strumenti di sicurezza di Google. Più in generale possiamo, come si evince dalle faq ufficiali:
- controllare chi può aggiungere ai gruppi. Modificare se i contatti o i non contatti possono aggiungere ai gruppi nelle impostazioni sulla privacy.
- segnalare i messaggi in un gruppo. Tenere premuto su un messaggio per segnalarlo. Nessuno nel gruppo lo saprà.
- segnalare i gruppi. Andare alle informazioni sulla chat di gruppo per segnalare il gruppo. Nessuno nel gruppo saprà della segnalazione.
Con queste informazioni di rapido accesso diventa davvero facile difendersi da malintenzionati e gruppi molesti. Non sarà la mossa definitiva per eliminare questa problematica, ma senza dubbio dare all’utente tutti gli strumenti di conoscenza possibili è una primo passo molto efficace per difendersi.