WhatsApp ha lanciato l’app dedicata alle aziende solo in cinque paesi (Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito e Stati Uniti). In base alle informazioni ricevute da The Econimic Times, la software house californiana ha scelto invece l’India per lanciare ufficialmente WhatsApp Pay. Il servizio di pagamenti mobile dovrà competere con Google Tez, disponibile da settembre è già utilizzato da oltre 12 milioni di utenti.
I test sono già in corso da diversi mesi e attualmente la versione beta viene utilizzata da una banche locale. WhatsApp Pay sfrutterà la piattaforma UPI (Unified Payment Interface) molto popolare in India. L’azienda ha ricevuto l’autorizzazione dal governo lo scorso mese di luglio, ma è necessario garantire la massima sicurezza delle transazioni prima di annunciare la versione finale del servizio. Il sistema semplifica l’invio di denaro attraverso l’identificazione degli account bancari degli utenti. Occorre però offrire vari livelli di crittografia per proteggere dati molto sensibili.
Il processo di integrazione di WhatsApp Pay con UPI è piuttosto complesso, quindi la funzionalità verrà prima testata da un ristretto numero di utenti e, in base ai feedback ricevuti, verrà stabilita la data di lancio. Secondo la fonte di The Economic Times, il servizio di pagamento mobile sarà disponibile ufficialmente dalla fine di febbraio.
In base agli ultimi dati, le transazioni tramite UPI hanno raggiunto quota 145 milioni nel mese di dicembre. Oltre a Google Tez ci sono anche Paytm, PhonePe e BHIM. Considerata l’enorme base utenti di WhatsApp in India (oltre 200 milioni), il successo del suo servizio di pagamento P2P è piuttosto scontato.