Era già oggetto di indiscrezioni, ora è ufficiale: WhatsApp ha appena introdotto un avviso per i messaggi inoltrati, una nuova funzionalità progettata per aiutare gli utenti a identificare l’origine delle informazioni che ricevono.
Per la prima volta in assoluto, a partire da oggi ogni volta che un utente riceverà un messaggio sulla nota app, WhatsApp segnalerà se è stato inoltrato. È un piccolo cambiamento per la piattaforma di messaggistica, ma potenzialmente potrebbe fare la differenza nel modo in cui le persone trasmettono informazioni, in particolare contenuti virali discutibili, sull’app. La funzionalità è già attiva, per utilizzarla è sufficiente aggiornare l’applicazione all’ultima versione disponibile, come comunicato dal team stesso in via ufficiale nell’annunciare la feature:
Da oggi, quando ricevi un messaggio, WhatsApp ti segnalerà se si tratta di un messaggio che ti è stato inoltrato. Grazie a questa indicazione aggiuntiva, sarà più semplice conoscere la provenienza di un messaggio all’interno di una chat individuale e di gruppo e capire se un amico o un familiare ti ha scritto direttamente, o se il messaggio era stato originariamente composto da qualcun altro. Per visualizzare questa nuova indicazione per i messaggi inoltrati, devi aver installato sul telefono l’ultima versione di WhatsApp supportata.
Interessante notare come la funzione contrassegni i messaggi inoltrati con un testo in corsivo sopra il messaggio stesso, difficile da non notare.
WhatsApp sta attuando una serie di misure per combattere la disinformazione sulla sua piattaforma: di recente, è stata messa sotto accusa dall’India dopo che una serie di linciaggi hanno provocato il decesso di alcuni indiani a causa di fake news diffuse attraverso il servizio. Il governo indiano ha invitato la compagnia di proprietà Facebook ad affrontare questo grande problema in tutto il mondo, e questo dei messaggi contrassegnati quando inoltrati è solo uno dei passi che sta effettuando per cercare di frenare la disinformazione virale.
Funzionerà? Il fatto che un messaggio che informa ad esempio su rapitori di bambini nella propria zona sia inoltrato, e non originariamente composto da chi lo ha inviato, potrebbe anche avere l’effetto opposto e incoraggiare a credere che, se è stato condiviso da altre persone, potrebbe contenere informazioni che dovrebbero essere prese sul serio. Come sempre, in questi casi, il modo migliore per tutelarsi è quello di accertare la fonte della notizia e di evitare di ri-condividere se non si è certi dell’informazione.