Presto anche in Europa sarà possibile effettuare i pagamenti su WhatsApp. Il probabile arrivo di questa nuova funzione, previsto in alcuni paesi già entro la fine del 2019, era già stato annunciato da Mark Zuckerberg durante l’ultima edizione dell’F8. Proprio in quell’occasione il CEO aveva dichiarato che i pagamenti sono una delle aree in cui c’è più opportunità di semplificazione: “credo che possa essere facile inviare denaro a qualcuno allo stesso modo di come si invia una foto”.
Secondo il Financial Times però l’azienda si sarebbe già messa a lavoro su questo progetto perché per il team della famosa applicazione sono previste ben 100 nuove assunzioni per la divisione pagamenti. I nuovi assunti andranno a lavorare nel quartier generale di Londra. Facebook infatti avrebbe spedito in Gran Bretagna un team di ingegneri ai quali avrebbe affidato il reclutamento del personale.
I primi test della nuova funzione
È noto a tutti che la base di utenti più grande di WhatsApp si trova in India e proprio quindi sono già stati effettuati i primi test. Sembra che tutto abbia avuto inizio già quando è stato assunto David Marcus, ex presidente di Paypal, ora in carica alla divisione blockchain. In effetti la blockchain potrebbe essere fondamentale perché una criptovaluta con marchio Facebook/WhatsApp consentirebbe anche di capitalizzare sulle transazioni.
Per il momento si sa solo dei primi test effettuati in India e non si conoscono ancora i tempi per l’arrivo di questa funzione negli altri paesi, Europa compresa, anche e è comunque più vicina che mai. Dopo il successo della funzione testata in India il team è a lavoro per portarla anche negli altri paesi.
Perché WhatsApp punta all’Europa per i pagamenti
Negli Stati Uniti WhatsApp è sì utilizzata, ma è in Europa che ha riscosso un successo più elevato. Inoltre l’azienda avrebbe deciso di puntare sulla Gran Bretagna a causa della presenza di una normativa più flessibile per lo sviluppo dei sistemi fintech. Il nuovo team dovrà essere in grado di realizzare una funzione di pagamento per garantire sicurezza e protezione dei dati degli utenti. Per questo motivo dovrebbe ancora una volta essere utilizzata la crittografia end-to-end, la quale già protegge i messaggi inviati proprio su WhatsApp.