Why iPhone, Why Galaxy: quanto è affidabile Apple?

La campagna Why iPhone generà già fitte discussioni sul Web: quanto è stata affidabile Apple nel descrivere il suo iPhone 5? La sfida con il Galaxy S4.
Why iPhone, Why Galaxy: quanto è affidabile Apple?
La campagna Why iPhone generà già fitte discussioni sul Web: quanto è stata affidabile Apple nel descrivere il suo iPhone 5? La sfida con il Galaxy S4.

La nuova campagna Why iPhone, pagina online voluta da Apple per spiegare la supposta superiorità di iPhone sugli altri smartphone sul mercato, sta facendo discutere in Rete. Si è già visto in passato come gli utenti Android e iPhone sappiano darsi battaglia senza esclusione di sangue e colpi bassi, ma quanto è davvero affidabile l’intento promozionale di Apple?

iPhone 5 rimane certamente uno dei migliori smartphone in circolazione e, con tutta probabilità, può pregiarsi di feature che altri competitor possono solo sognare. È il caso, forse, della perfetta integrazione fra hardware e software, un fatto non sempre possibile con la frammentazione del mondo Android.

Ma vi sono altri fronti su cui Cupertino ha già subito una sconfitta, tra le possibilità di personalizzazione, il superamento del walled garden e molto altro ancora. Si ripercorrano quindi i 12 punti della campagna pubblicitaria per vagliarne la consistenza, soprattutto in paragone al neonato Samsung Galaxy S4.

  • Soddisfazione dei clienti: Apple non mente, iPhone batte il rivale Samsung in materia di costumer satisfaction e, generalmente, si piazza ai primi posti nelle classifiche degli analisti. Nonostante gli 8 premi JD Power & Associated, una recente ricerca OnDevice svela però come il device dalla maggiore soddisfazione sia un Motorola;
  • Dettagli: anche in questo caso, il match viene vinto dalla compagine Why iPhone. La critica più frequente al neonato Samsung Galaxy S4 è quella di un design poco innovativo, ereditato dal precedente S3 e dai materiali produttivi troppo poveri per uno smartphone top di gamma, come la plastica. Apple, invece, punta su alluminio anodizzato e vetro, con look unici e riconoscibili;
  • Retina Display: sul fattore schermo, la Mela incassa la prima sconfitta. Il Retina Display è stato per molto tempo lo schermo mobile dalla più alta risoluzione. Ma ora il Galaxy S4 monta un pannello Super AMOLED da 441 ppi, ben più dei 326 del melafonino;
  • Autonomia: l’elogio della batteria di iPhone 5 è apparso certamente forzato. Se c’è un fattore che negli anni ha generato i più fitti grattacapi all’utenza iOS, è proprio la durata della ricarica. Difficile fare il confronto, però, con il neonato Galaxy: non essendo ancora nelle mani degli utenti, il dato sulla reale autonomia è assente;
  • Processore A6: sul fronte dei processori, in attesa di scoprire come sarà il futuro A7, a vincere è la compagine Why Galaxy. Il device monta una Snapdragon S4 Pro da 1,9 GHz oppure Exynos 5 octa-core da 1,6 GHz, quindi è indubbio che in velocità batta il singolo GHz di A6. Non è detto, però, che sia la frequenza a determinarne l’affidabilità: l’A6 batte nei benchmark SOC con più GHz e core, come alcune soluzioni NVIDIA, proprio perché Cupertino ottimizza i processori ARM con un’architettura proprietaria. Difficile, però, che riesca ad eguagliare l’S4;
  • Wireless e LTE: Galaxy S4 e iPhone 5 sembrano quantomeno eguagliarsi sul fattore connettività. Il neonato coreano supporta anche lo standard 802.11ac, ma essendo ancora in stadio di diffusione embrionale, l’utente finale rischia davvero di non accorgersene;
  • Fotocamera: Sono 5 i megapixel di distacco tra il Galaxy S4 e iPhone 5, per una facile vittoria Why Galaxy. Il melafonino, però, sembra montare ottiche più raffinate: sono almeno 5 le lenti che compongono il suo obiettivo, con addirittura un livello in cristallo di zaffiro e un filtro IR ibrido;
  • App Store: in materia di applicazioni disponibili, Apple batte la concorrenza a occhi chiusi. Al momento nessun competitor ha raggiunto la strabiliante cifra di 800.000 titoli, nemmeno il tanto diffuso ecosistema Android;
  • iOS 6: la lotta finisce in sostanziale parità. iOS di certo non soffre del problema della frammentazione di Android – i device aggiornati a Jelly Bean rimangono una minoranza e ogni update necessità di tempi variabili a seconda delle personalizzazioni del produttore – ma il robottino verde è certamente più malleabile. La vera sfida, allora, sarà tra Android 5 e iOS 7, quest’ultimo rivoluzionato da Jonathan Ive;
  • Siri: nonostante la fama dell’assistente vocale di Cupertino, i servizi vocali di Google e quelli proprietari di Samsung funzionano egregiamente. Se proprio si vuole trovare un difetto alla concorrenza, si può sottolineare come Siri sia dotata di uno humor “umano” che ai competitor manca. Bisogna certamente rimarcare che sul fronte dei comandi vocali sia Samsung a rincorrere la Mela: prima con S-Voice, ora con le funzioni integrate per guidatori, a sei mesi dal lancio di Eyes Free di Apple;
  • iCloud: altra parità, i servizi della Mela e quelli di Google sono completi e stress-free per gli utenti. Google forse vince in quantità di feature disponibili, già da anni distribuiti agli utenti;
  • Assistenza: sull’affidabilità dell’assistenza Apple c’è poco da dire. Ad eccezione di rari casi negativi, Cupertino è solita coccolare i propri utenti con addetti dedicati, contatti giornalieri via mail, telefonate educate e sempre risolutive. Più complesso, ma assolutamente efficiente, appare il mondo Samsung: producendo molti più device, anche non strettamente telefonici, il gruppo coreano si trova a gestire una mole di utenti ben più ampia.

In definitiva, il confronto mostra elementi di merito e demerito sia per iPhone 5 che per Samsung Galaxy S4. A conti fatti, sembra proprio che la scelta all’acquisto sia orientata più alla “filosofia” che l’utente sceglie di sposare tra Android e iOS più che sulle caratteristiche stesse dei device, essendo entrambi ottimi prodotti. Più che con iPhone 5, il vero paragone a cui il Samsung Galaxy S4 dovrà sottoporsi sarà quello con il suo successore, atteso per la fine dell’estate. Ma il destino appare ormai chiaro: non è più tempo di una guerra a colpi di feature, si tratta di due universi che vanno via via differenziandosi conquistando fette d’utenza differenti.

 

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti