«Il tanto sospirato sblocco delle tecnologie Wi Fi per l’offerta al pubblico di servizi internet a larga banda sta finalmente per diventare realtà»: così Assoprovider accoglie una novità che piomba come un fulmine a ciel sereno a mobilitare le acque stagnanti del Wi-Fi italiano. L’associazione ricorda come la modifica (il decreto di riferimento è il decreto ministeriale di regolamentazione dei servizi Wi-Fi ad uso pubblico del 28/05/03) sia attesa fin dal 2003 e che il ritardo accumulato ha già apportato non pochi problemi alle aziende del nostro paese che hanno investito nel settore in questi anni.
Lo schema di decreto è stato pubblicato sul sito ufficiale del Ministero per le Comunicazioni nel pomeriggio di Martedì 7 Giugno. Le prime opinioni sono immediatamente favorevoli. Assoprovider chiede ad esempio che lo schema venga immediatamente tradotto in decreto così com’è, accorciando i tempi che separano la presentazione dello schema di decreto dall’approdo sul mercato delle prime offerte al pubblico.
La notizia è accolta con favore anche dall’Associazione Anti Digital Divide, la quale vede nello schema proposto un buon tentativo per intervenire su una situazione divenuta «ormai insopportabile». L’associazione ha recentemente organizzato un apposito convegno nel quale si è a lungo discusso delle potenzialità e dei limiti legislativi al quale è attualmente sottoposto il Wi-Fi.
Formalmente il comunicato del Ministero presenta uno schema di decreto che elimina i vincoli territoriali a cui il Wi-Fi era finora vincolato (ambiti privati e aree delimitate a frequentazione pubblica). Lo schema sarà ora sottoposto a pubblica consultazione, e la relativa conseguente approvazione del testo costituirebbe un passo avanti di assoluta importanza verso la distribuzione della banda larga anche in quei comuni o territori finora non raggiunti dalla copertura Telecom.