Il suo nome è WiFi Direct, si propone come nemico principale per il protocollo Bluetooth, e promette di connettere i dispositivi mobile tra di loro, senza la necessità di appoggiarsi a una rete ad hoc creata da un router. Niente hot-spot, ma semplicemente un modulo WiFi all’interno dei dispositivi da interconnettere.
I vantaggi rispetto al Bluetooth sono facilmente rintracciabili: si parte dalla maggiore sicurezza, grazie alla possibilità di cifrare le connessioni tramite lo standard WPA2, e si arriva a un confronto tra le velocità di trasmissione dei dati che vede vincere WiFi Direct per 125 a 2 Mbps.
Abbiamo ideato WiFi Direct per dare slancio a numerosi tipi di applicazioni che richiedono l’interconnesione dei dispositivi, ma non richiedono accesso a Internet o ad una rete tradizionale. WiFi Direct permette agli utenti di connettere tra di loro i propri dispositivi, quando, dove e come vogliono, e grazie al nostro programma di certificazione sarà possibile utilizzare dispositivi che lavorano bene insieme indipendentemente dal marchio.
Con queste parole Edgar Figueroa, CEO della WiFi Alliance, annuncia l’arrivo di tale tecnologia. La quale si farà attendere ancora un po’ dagli appassionati del settore: le specifiche sono pronte, ma i propri device in grado di supportate tale tipologia di connessione giungeranno non prima della fine dell’anno.
La sfida a Bluetooth è lanciata: se le versioni 3.0 e 4.0 del protocollo di connessione per l’invio e la condivisione di dati tra dispositivi di vario genere potevano rappresentare un ulteriore punto di forza per l’intero progetto, l’arrivo di un nuovo importante concorrente cambia profondamente le carte in tavola.